Omicidio Maria Ungureanu, sui vestiti tracce di materiale biologico: è di un uomo
Tracce di materiale biologico di un maschio sui vestiti della povera Maria Ungureanu, la bimba romena di 10 anni violentata ed uccisa lo scorso 19 giugno nella piscina di un resort di San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento. Sono i risultato cui è arrivata l'indagine del Ris dei carabinieri di Roma sugli indumenti della bimba. Nella prossima settimana le parti offese saranno convocate a Roma per conoscere su quali abitini, in particolare, è stato rinvenuto il materiale biologico. Oggi in Procura sono giunti il sindaco, Fabio Massimo Romano, che ha espresso al procuratore Giovanni Conzo le paure della comunità che amministra, e l'avvocato Fabrizio Gallo, legale dei genitori di Maria.
Restano due i principali indagati: Petru Daniel Ciocan e sua sorella Cristina. Proprio ieri in una serie di interrogatori e incrocio dei dati, gli investigatori hanno rilevato pesanti incongruenze tra il racconto dell'uomo e della sorella. In particolare sul dove fosse stata parcheggiata l'auto di Daniel nell'orario in cui probabilmente veniva uccisa Maria. Cruciale l'analisi del Gps del veicolo. L'auto veniva collocata dallo strumento in piazza Pacelli di San Salvatore Telesino, dove ci sono le giostre, mentre l'accusato ha sempre aveva sostenuto che la vettura era una trentina di metri più avanti, e quindi non nell'area di piazza Pacelli. Ora occorre verificare se il Gps è davvero attendibile in un posto in cui sono problematiche anche le comunicazioni telefoniche col cellulare.