Omicidio Angelo Vassallo, parla l’assessore Franco Roberti: “Non fu camorra”
"Per me la morte del sindaco nulla ha a che vedere con la criminale organizzata, non è un omicidio di mafia o di camorra". Questo sono le parole e il pensiero dell'ex procuratore nazionale antimafia Franco Roberti – adesso assessore alla sicurezza alla Regione Campania – sull'omicidio di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica, in Cilento, nella provincia di Salerno, ucciso a colpi di pistola il 5 settembre del 2010 proprio nella sua città. Per Roberti – intervenuto a Palinuro a conclusione del Premio Internazionale Nassiryia per la Pace – che al tempo dell'omicidio era a capo della Direzione distrettuale antimafia di Salerno e ha indagato sul delitto, la verità sarebbe da ricercare sul territorio, legata probabilmente a qualche malaffare locale.
Sull'omicidio Vassallo un muro di omertà
Nel suo intervento, Roberti ha ricordato anche le indagini svolte da lui e dalla Dda, non nascondendo una certa amarezza per il loro esito, dal momento che il responsabile (o i responsabili) dell'omicidio non è ancora stato identificato. Roberto ricorda: "Quando abbiamo preso in mano le indagini non abbiamo avuto alcuna collaborazione dal territorio. Quando abbiamo preso in mano il caso ci siamo trovati di fronte ad un muro di omertà, non solo da parte dei cittadini, ma anche dalle forze dell'ordine locali".