Omicidio Violeta Senchiu, il fratello chiede scusa al presunto omicida: “Ero ubriaco”

Il fratello di Violeta Senchiu chiede scusa al presunto assassino della donna. L'uomo si era sfogato con una diretta Instagram in cui aveva usato toni durissimi nei confronti del compagno della sorella, accusato di averne provocato la morte dando fuoco alla propria abitazione a Sala Consilina, nel salernitano. Ma dopo le polemiche seguite al video, sono arrivate le scuse dell'uomo, con un altro video.
L'uomo ha così chiesto scusa, spiegando di essere ubriaco quando ha girato il video. "Ringrazio la famiglia dell’uomo che ha ucciso mia sorella, perché sta aiutando mia madre e i miei nipoti. Io ieri ho parlato per rabbia ma so che deve essere la giustizia a condannarlo", ha spiegato, "Sono molto addolorato per quello che è successo, io ieri avevo bevuto. Ho parlato sotto effetto dell'alcool, sono stato scemo, la mia rabbia è esplosa. Chiedo scusa ai familiari del compagno di mia sorella, loro non hanno alcuna colpa. Il compagno di mia sorella ha sbagliato e deve essere condannato per quello che fatto", ha proseguito ancora il fratello di Violeta.
Le minacce del primo video
L'uomo era finito in poco tempo al centro del ciclone per una diretta su Instagram in cui, seppur a sua detta postuma ubriaco, si scagliava contro il compagno della sorella, al momento l'unico indagato per la morte della donna. "Non riesco a dormire, ti cavo gli occhi e voglio vedere tua madre che piange per te come mia madre piange per mia sorella e come i miei nipoti piangono per la loro madre. Tua madre deve strisciare come un serpente, quell'infame pagherà", aveva poi aggiunto all'uomo, che sarebbe anche da due anni irreperibile e che sarebbe inoltre accusato di reati contro il patrimonio.
Le accuse verso il compagno
Il compagno di Violeta Senchiu è al momento accusato di omicidio pluri-aggravato per futili motivi, crudeltà e premeditazione della sua compagna e per incendio doloso. I militari hanno anche analizzato le immagini registrate dal sistema di telecamere di videosorveglianza che sono presenti nella zona, dalla quale sarebbe emerso che l'uomo, nel pomeriggio di sabato, si fosse recato presso un distributore di benzina per riempirne due taniche. A quel punto, sarebbe tornato nel suo appartamento riversandole sul pavimento per dargli fuoco, provocando così l'incendio che ha provocato così la morte della sua compagna rumena.