Operazione “Alto impatto” anticrimine a Scampia: impegnati 700 tra poliziotti e carabinieri
Dalle prime luci dell'alba è in corso a Napoli, nel quartiere di Scampia, una vasta operazione anticrimine delle forze dell'ordine. Ingente lo schieramento di uomini: oltre 700 tra poliziotti, carabinieri e militari della Guardia di finanza sono impegnati in controlli e perquisizioni del quartiere tristemente noto per l'alto tasso di criminalità e l'alto grado di penetrazione della camorra. L'operazione di prevenzione e di controllo del territorio è stata denominata "Alto impatto" ed è coordinata dalla prefettura di Napoli, che ha diffuso la notizia. Alle 17, alla presenza del prefetto Carmela Pagano, saranno presentati i risultati dell'operazione.
Il blitz di questa mattina si inserisce in una più vasta e complessa operazione che le forze dell'ordine hanno intrapreso nel quartiere definito come il vero e proprio quartier generale della camorra a Napoli. Dal 2004, dalla tristemente famosa Faida di Scampia tra il clan Di Lauro e il clan dei cosiddetti "scissionisti" degli Amato-Pagano, il quartiere è oggetto di una massiccia attenzione di polizia e carabinieri. Le operazioni perpetrare da 10 anni a questa parte hanno portato alla chiusura di tutte le piazze di spaccio del quartiere di Napoli Nord (solo una rimane attiva); anche le amministrazioni comunali che si sono succedute, poi, hanno cercato di riqualificare il quartiere, con il piano per abbattere le cosiddette Vele (anche se restano ancora in piedi).
Proprio sulla Faida di Scampia, in questi giorni, si sono accesi nuovamente i riflettori. Gennaro Notturno, boss di uno dei clan legato agli "scissionisti", da poco diventato collaboratore di giustizia, ha rivelato nuovi e inquietanti particolari sulla guerra che ha insanguinato le strade di Napoli tra il 2004 e il 2005. Particolarmente cruento è risultato il racconto dell'omicidio di Antonio Ruggiero: il boss gli staccò la testa con un seghetto da falegname e poi ci giocò a pallone.