Operazione contro i casalesi: in manette due figlie e la nuora di Francesco Bidognetti
Duro colpo delle forze dell'ordine a quel che rimane del clan Bidognetti della camorra dei casalesi. Il blitz tra il basso Lazio e la provincia di Caserta. In manette due delle figlie di Francesco Bidognetti, detto Cicciotto ‘e mezzanotte, Katia Bidognetti (35 anni) e Teresa Bidognetti (27 anni, sottoposta ai domiciliari in quanto in stato di gravidanza). Arrestata anche la nuora del boss sottoposto al 41 bis nel carcere dell'Aquila, Orietta Verso, moglie di Raffaele Bidognetti ‘o Puffo.
Per arrivare all'operazione di questa mattina, che hanno visto anche l'arresto di altre 26 persone, ritenute responsabili di alcune vicende estorsive commesse sul territorio casertano, determinanti sono state le dichiarazioni di Anna Carrino, madre delle due sorelle arrestate, collaboratrice di giustizia che con le sue confessioni ha messo in ginocchio il clan. Dalle intercettazioni telefoniche e ambientali, è emerso come la reggenza del clan fosse saldamente in mano a Katia Bidognetti, che prendeva ordini direttamente dal padre durante i colloqui, tramite un consolidato sistema di allusioni e messaggi.
Durante i colloqui Francesco Bidognetti non esitava a parlare della condanna a morte emessa sull'ex moglie Anna Carrino, rivolgendosi alla figlia Katia: “Che fortuna che tiene, che la possano uccidere come dove sta mo lei la mamma e tutta la famiglia della mamma”. Nel 2008 un commando ha provato a uccidere la sorella della Carrino e sua figlia. A guidare il gruppo di fuoco Giuseppe Setola e il figlio minore dell'ex compagna del boss Gianluca Bidognetti.