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Ordigno bellico sotto il Ponte della Ferriera: Avellino si prepara all’evacuazione

Un ordigno della seconda guerra mondiale ritrovato sotto il Ponte della Ferriera, in pieno centro ad Avellino. Nei prossimi giorni verranno comunicate date e modalità dell’evacuazione: ancora sconosciuto il raggio d’interesse, che sarà stabilito solo dopo i rilievi del Genio Guastatori dell’Esercito.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Il Ponte della Ferriera di Avellino, con le recinzioni montate per prevenire il rischio che le persone si tolgano la vita lanciandosi dal bordo: proprio l'elevato numero di questi ultimi gli sono valsi il soprannome di "Ponte dei Suicidi".
Il Ponte della Ferriera di Avellino, con le recinzioni montate per prevenire il rischio che le persone si tolgano la vita lanciandosi dal bordo: proprio l'elevato numero di questi ultimi gli sono valsi il soprannome di "Ponte dei Suicidi".

Avellino si prepara al disinnesco di un ordigno della Seconda Guerra Mondiale definito "ad alto potenziale". Saranno migliaia gli avellinesi del centro storico, a dover essere evacuati per permettere le operazioni. L'ordigno era stato trovato durante i lavori di riparazione dell'acquedotto cittadino sotto il Ponte della Ferriera, ed attualmente è stato ricoperto da un alto strado di terriccio: la zona è stata dichiarata off-limits e sorvegliata costantemente per evitare che chiunque possa avvicinarsi allo stesso. Il prefetto di Avellino, Maria Tirone, ha fatto sapere al termine dell'incontro tenuto in mattinata con la Protezione Civile e le forze dell'ordine, che "la comunità avellinese sarà informata constantemente sulla data e le modalità dell'evacuazione". Non è ancora chiaro quale sarà il raggio d'interesse di quest'ultima: bisognerà aspettare i rilievi del Genio Guastatori dell'esercito che si trova di base a Caserta.

Il Ponte della Ferriera, del resto, fu teatro di un significativo episodio bellico avvenuto proprio nel settembre del 1943, pochi giorni dopo l'armistizio con gli anglo-americani. Il 14 settembre, infatti, le forze Alleate bombardarono pesante il ponte, essendo l'unico che collegava Avellino a Salerno (era stato costruito nel 1818 proprio per questo scopo), e bloccare così il ritiro delle truppe tedesche, in fase di evacuazione dopo l'armistizio firmato dall'Italia. Il bombardamento avvenne alle 10.55 del mattino del 14 settembre, ed è ben noto ad Avellino. In tempi più recenti, il ponte è diventato famoso con l'appellativo di "ponte dei suicidi": trovandosi ad un'altezza di 18 metri sopra il fiume Fenestrelle, in pieno centro storico, è stato spesso utilizzato da chi volesse togliersi la vita, tanto da costringere a montare una "protezione" sui muretti che affacciano nel vuoto per cercare di arginare questo triste fenomeno.

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