Ordigno bellico sotto il Ponte della Ferriera: Avellino si prepara all’evacuazione
Avellino si prepara al disinnesco di un ordigno della Seconda Guerra Mondiale definito "ad alto potenziale". Saranno migliaia gli avellinesi del centro storico, a dover essere evacuati per permettere le operazioni. L'ordigno era stato trovato durante i lavori di riparazione dell'acquedotto cittadino sotto il Ponte della Ferriera, ed attualmente è stato ricoperto da un alto strado di terriccio: la zona è stata dichiarata off-limits e sorvegliata costantemente per evitare che chiunque possa avvicinarsi allo stesso. Il prefetto di Avellino, Maria Tirone, ha fatto sapere al termine dell'incontro tenuto in mattinata con la Protezione Civile e le forze dell'ordine, che "la comunità avellinese sarà informata constantemente sulla data e le modalità dell'evacuazione". Non è ancora chiaro quale sarà il raggio d'interesse di quest'ultima: bisognerà aspettare i rilievi del Genio Guastatori dell'esercito che si trova di base a Caserta.
Il Ponte della Ferriera, del resto, fu teatro di un significativo episodio bellico avvenuto proprio nel settembre del 1943, pochi giorni dopo l'armistizio con gli anglo-americani. Il 14 settembre, infatti, le forze Alleate bombardarono pesante il ponte, essendo l'unico che collegava Avellino a Salerno (era stato costruito nel 1818 proprio per questo scopo), e bloccare così il ritiro delle truppe tedesche, in fase di evacuazione dopo l'armistizio firmato dall'Italia. Il bombardamento avvenne alle 10.55 del mattino del 14 settembre, ed è ben noto ad Avellino. In tempi più recenti, il ponte è diventato famoso con l'appellativo di "ponte dei suicidi": trovandosi ad un'altezza di 18 metri sopra il fiume Fenestrelle, in pieno centro storico, è stato spesso utilizzato da chi volesse togliersi la vita, tanto da costringere a montare una "protezione" sui muretti che affacciano nel vuoto per cercare di arginare questo triste fenomeno.