Ospedale di Sessa Aurunca (Caserta), piove in sala parto e in sala travaglio
"Operatori costretti a lavorare in una sala parto e sala travaglio nelle quali piove, pazienti assistiti in queste condizioni e poi il governatore Vincenzo De Luca dice che in Campania si fanno troppi tagli cesarei". Lo sfogo è di un lavoratore dell'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta. Un piccolo ospedale che assiste una popolazione piuttosto vasta. Il reparto di Ostetricia e ginecologia è a rischio chiusura, ci sono stati nella struttura 330 parti in un anno ma l'impressione è che si vada verso lo smantellamento. Per ora resta aperto perché la zona è geograficamente disagiata. Ma il San Rocco di Sessa Aurunca è anche il piccolo presidio che, quest'anno, ha gestito 7 parti contemporaneamente, in un solo giorno.
Il disastro Sanità in Campania
Le foto dall'ospedale di Sessa Aurunca sono solo l'ultima di una lunga serie di criticità del disastro sanità in Campania. Solo pochi giorni fa la foto scandalo dall'ospedale di Nola con i pazienti curati a terra e la distesa di barelle nell'ospedale Cardarelli di Napoli, il più grande del Sud Italia, dal quale il presidente della Regione Campania De Luca aveva assicurato di aver eliminato le barelle dalla corsia.
Tuttavia, nonostante ripetute segnalazioni, la situazione nella sala parto e nella sala travaglio dell'ospedale casertano è questa: ci piove dentro e cade intonaco. Inoltre, c'è chi lamenta l'assenza di un ecografo più moderno e la mancata ristrutturazione del reparto, ma niente cambia. La Campania ha il primato per numero di tagli cesarei: il 62,4 per cento dei parti avviene così. Per di più, molto spesso in cliniche private. Ci si chiede come situazioni del genere possano aiutare a invertire la tendenza.