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Otto anni senza Melania Rea, la famiglia: “La tua piccola Vittoria ti pensa sempre”

Oggi, 18 aprile 2019, è l’ottavo anniversario dell’omicidio di Melania Rea, uccisa a coltellate nei boschi di Ripe di Civitella, dal marito. Mentre Salvatore Parolisi sconta la sua pena in carcere, i parenti della mamma di Somma Vesuviana le dedicano un affettuoso ricordo: “La tua piccola Vittoria cresce e pensa a te ogni giorno. Ciao Melania”.
A cura di Angela Marino
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"Oggi 8 anni da quando la mano assassina della persona a te cara con ben 35 coltellate ti ha privata della cosa più preziosa, la vita". Nel giorno dell'ottavo anniversario dell'omicidio di Melania Rea, la mamma di Somma Vesuviana, uccisa a coltellate nei boschi di Ripe di Civitella, nel Teramano, dal marito, Salvatore Parolisi, Gennaro Rea, suo zio, le dedica un affettuoso ricordo. Così scrive su FB ‘zio Rino': Non dimenticherò mai il tuo volto spento. Otto anni di sofferenza immensa e indescrivibile. Otto anni che il tuo ricordo è sempre vivo ogni giorno di più. Otto anni in cui la Tua piccola dolce Vittoria è cresciuta tanto e non c'è giorno che non ha un pensiero per Te. Otto anni di sofferenza immensa e indescrivibile. Ciao Melania".

Con chi vive Vittoria oggi

Dopo la condanna di Salvatore Parolisi, all'epoca dei fatti caporalmaggiore dell'Esercito, la piccola Vittoria, la figlia di Melania e Salvatore è stata affidata ai nonni. La bimba aveva solo 18 mesi quando, secondo quanto ricostruito dalla sentenza, suo padre aggredì la madre con 35 coltellate durante una gita nei boschi del Teramano. Parolisi fu arrestato tre mesi dopo i fatti, quando, grazie a un'intensa attività d'intercettazione e d'indagine, gli inquirenti riuscirono a ricostruire la dinamica dell'omicidio e il movente. L'intento omicida, in Parolisi, era maturato per la situazione di conflitto interiore creata dalla relazione clandestina di Parolisi con una donna

, conosciuta nell'Esercito e alla quale aveva promesso una futuro di coppia, un futuro che non poteva compiersi se Melania non fosse uscita di scena.

Dove è recluso Parolisi oggi

Nel 2016 Salvatore Parolisi è stato degradato dall’Esercito nell’ambito della pena accessoria prevista dalla sentenza definitiva di condanna. L'ormai ex caporalmaggiore è oggi recluso nel carcere di Bollate a Milano, dove è stato trasferito dal carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, dopo aver perso i gradi.

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