Pagani, chiuso il centro per migranti: l’ultimo saluto in lacrime di nonna Lucietta

Su ordine della Prefettura chiude il centro di accoglienza di via Pesca a Pagani, gestito dalla cooperativa San Pio di Angri. Un colpo per molti degli abitanti del piccolo comune in provincia di Salerno, che avevano ormai stretto un rapporto di amicizia con i venti migranti arrivati da Pakistan, Bangladesh, Togo, Somalia, Gambia. In particolare un'anziana signora di Pagani, conosciuta da tutti come nonna Lucietta, si era presa a cuore le loro sorti e ieri mattina è andati a salutare i primi venti che sono stati trasferiti in un centro nel comune di Capaccio Paestum, tra lacrime e abbracci e l'ultimo dono di Lucietta: cioccolatini e caramelle per il viaggio.
Da quanto si apprende la chiusura del centro di via Pesca è stato un fulmine a ciel sereno per gli ospiti, che hanno saputo della chiusura e degli imminenti trasferimenti solo lo scorso sabato: la coop non si è vista rinnovare la gestione del centro, così è arrivata praticamente da un giorno all'altro la chiusura di quella che è stata in questi due anni un'esperienza di accoglienza e integrazione che funzionava in un piccolo comune. E ora Lucietta, 70 anni, residente proprio in via Pesca, non c'è dubbio che si sentirà più sola.
"I ragazzi mi facevano compagnia, sono stati sempre gentilissimi con me. Perché non possono restare qui? Lavorano tutti. Si danno da fare", continuava a ripetere in attesa del pulmino pronto a portare altrove i suoi vicini a cui si era così affezionata, aiutandoli nel trovare qualche piccola occupazione in paese e confortandoli nei momenti difficili, svolgendo un ruolo fondamentale per la loro integrazione nella piccola comunità. Alla fine è il momento di andare e Lucietta saluta i "suoi" ragazzi con un'ultima raccomandazione: "Fate i bravi".