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Pagati anche se non erano a lavoro: sospesi 4 dipendenti del Comune di Procida

Quattro dipendenti del Comune di Procida sono stati sospesi dal servizio per un anno: i quattro timbravano il cartellino per poi allontanarsi dal posto di lavoro, ma percependo ugualmente il denaro pur non effettuando quelle ore di lavoro, arrecando così un danno alle casse comunali. In tutto, sono 12 le persone finite sotto la lente d’ingrandimento dei magistrati.
A cura di Valerio Papadia
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Ancora furbetti del cartellino in Campania: questa volta arrivano dall'isola di Procida e sono dipendenti comunali. Questa mattina, infatti, i carabinieri della compagnia di Ischia hanno eseguito un'ordinanza di misure cautelare interdittiva emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura partenopea (Sezione Reati contro la Pubblica Amministrazione) nei confronti di quattro dipendenti del Comune di Procida. L'attività investigativa dei militari dell'Arma, partita in seguito a una denuncia, ha permesso di svelare una truffa ai danni dell'amministrazione comunale: i quattro dipendenti, infatti, timbravano il cartellino e poi si allontanavano dal posto di lavoro, inducendo in errore nel calcolo delle ore lavorative e percependo lo stesso il denaro per un lavoro che, di fatto, non avevano mai svolto.

Nella fattispecie, le indagini hanno permesso di scoprire come i quattro dipendenti timbrassero il cartellino per poi svolgere faccende private, andare a fare la spesa o addirittura tornare a casa. In alcuni casi, gli indagati omettevano il timbro del cartellino, in altri, grazie a colleghi compiacenti, c'era la doppia marcatura del badge. In relazione a quanto emerso dalle indagini, la Procura ha sospeso i quattro del servizio per dodici mesi: complessivamente, nell'inchiesta sono coinvolte 12 persone.

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