Pagava coi soldi falsi i braccianti in nero della sua azienda agricola
Nella sua azienda agricola aveva preso a lavorare due giovani extracomunitari, ma senza alcun inquadramento e con una doppia beffa: non solo erano in nero ma, anche, li pagava con soldi falsi. È saltato fuori anche questo, durante l'arresto di un 30enne di Giugliano in Campania, incensurato, trovato in possesso di rami di cannabis e che in casa aveva anche armi e proiettili. Il ragazzo dovrà rispondere di detenzione illegale di armi e munizioni e di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio ed è stato anche denunciato per spendita di banconote false. I carabinieri hanno trovato la droga perquisendo la sua abitazione, il prosieguo dei controlli ha fatto scattare le ulteriori accuse e quando i militari hanno effettuato accertamenti anche sull'azienda agricola di cui è proprietario è stata scoperta la situazione dei lavoratori e il modo in cui venivano pagati.
I carabinieri sono arrivati all'abitazione di L. C. nell'ambito di indagini sul territorio. In casa hanno trovato 30 rami di cannabis messi ad essiccare, da cui sarebbe stato ricavato lo stupefacente. Durante la perquisizione dell'appartamento i carabinieri hanno scoperto anche una pistola semiautomatica con due caricatori pieni, due fucili e 49 cartucce per pistola; tutto era regolarmente acquistato ma denunciato da un familiare e che quindi il trentenne deteneva illegalmente.
Nel corso del controllo sono stati trovati anche i soldi falsi. Cinque banconote da cento euro che, hanno scoperto i carabinieri, il ragazzo usava per pagare due giovani extracomunitari che lavoravano, senza contratto, nella sua azienda agricola. Armi, droga e soldi sono stati sequestrati, l'uomo è stato rinchiuso in carcere.