Paolo Siani, candidato simbolo di Matteo Renzi, prende la metà dei voti di Sarli (M5S)
Fin da subito è stato chiaro che Paolo Siani fosse il candidato-simbolo di Matteo Renzi in Campania. L'ex premier lo aveva voluto accanto, in prima fila, ad ogni occasione importante della campagna elettorale del Partito Democratico per le Politiche. «Sarà la novità più bella di questa campagna elettorale» furono le parole del segretario Pd. Ma nella corsa elettorale, Siani, pediatra del quartiere Vomero, fratello di Giancarlo, giornalista ucciso dalla camorra, è stato una tartaruga se paragonato alla sua diretta avversaria all'uninominale a Napoli (Stella San Carlo Arena), ovvero Doriana Sarli del Movimento 5 Stelle, professione medico veterinario. Quando sono state scrutinate 214 sezioni su 223. Siani è al 21,45, mentre Sarli ha più del doppio del suoi consensi, 48,12. Siani, sarà comunque eletto come capolista nel listino proporzionale, paracadute che molti suoi colleghi candidati non hanno avuto.
Al netto della débâcle nazionale (e ovviamente anche campana) del Pd, Paolo Siani ha forse scontato nel suo potenziale elettorato una serie di difficoltà su determinate vicende. Silenzio o comunque pochi sussurri sulla presenza di mister fritture di pesce, il fedelissimo di Vincenzo De Luca Franco Alfieri, candidato Dem in Cilento; silenzio anche sulla vicenda dell'inchiesta giornalistica di Fanpage.it Bloody Money. Modalità che evidentemente, in un elettorato fortemente d'opinione non sono passate inosservate.