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Papa Francesco rifiuta la laurea honoris causa conferita dall’Università di Salerno

Il rettore dell’Università di Salerno Aurelio Tommasetti aveva annunciato l’assegnazione al Pontefice di una laurea ad honorem in Medicina in quanto “medico delle anime”. La Santa Sede comunica il rifiuto: il Papa non accetta onorificenze, se non in casi straordinari.
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La notizia del conferimento di una laurea honoris causa in Medicina a papa Francesco da parte dell’Università di Salerno in quanto “medico delle anime” aveva suscitato dubbi e ilarità in ambito cattolico. La brutta figura dell’ateneo campano si completa con la notizia del diniego all’accettazione dell’onorificenza da parte del Pontefice, che, di prassi, rifiuta questo tipo di riconoscimento, come riportato dal sito di area cattolica "Faro di Roma".

La gaffe del rettore

Una vera e propria gaffe quella del magnifico rettore Aurelio Tommasetti, che ha dato pubblicamente l’annuncio nel corso di un convegno tenuto a Baronissi lo scorso 16 marzo, prima ancora di chiedere il permesso, o anche solo un parere, alla Santa Sede: "La Scuola Medica Salernitana, che oggi rivive nel dipartimento di medicina e chirurgia dell’ateneo salernitano, intende conferire la laurea honoris causa al Santo Padre – era scritto in una nota che era stata inviata al Papa ed al cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin – per le sue doti e capacità, universalmente riconosciute, di “medico delle anime” e di intimo conoscitore dei bisogni delle persone più deboli, più povere, più bisognose della divina misericordia e della umana solidarietà.”

È evidente che il conferimento della laurea al successore di San Pietro voleva essere soprattutto una mossa di marketing, che però, alla fine si è rivelata un boomerang. Era difficile pensare che il Papa decidesse di recarsi presso l’Università di Salerno per ritirare il titolo accademico. Ancor più difficile immaginare che, per ringraziare, il Papa tenesse una lectio magistralis a favore di professori e studenti dell’ateneo. Il rifiuto della laurea, però, è una vera e propria mazzata perché così il rettore Tommasetti resterà con il cerino, anzi con la proposta, in mano: tra l’altro non risulta neppure che la proposta sia stata votata dagli organi accademici dell’università.

Da notare che, un po’ a sorpresa, nel 2015 Benedetto XVI, già papa emerito, aveva ricevuto a Castel Gandolfo un dottorato honoris causa della Pontificia Università Giovanni Paolo II e dell’Accademia di Musica di Cracovia, accettando per rispetto all’ateneo e alla città da cui proveniva Giovanni Paolo II. Nell’occasione Ratzinger, amante della buona musica ed anch’egli musicista, era stato premiato per il suo amore per la musica sacra e per la liturgia.

La laurea honoris causa

Ma che cos’è una laurea honoris causa e che valore ha? Recita un regio decreto del 1933, mai abrogato, che "la laurea ad honorem può essere conferita soltanto a persone che, per opere compiute o per pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di singolare perizia nelle discipline della Facoltà o Scuola per cui è concessa". Si tratta di un titolo che non ha, ovviamente, alcun valore legale. In Italia, negli ultimi anni, sono state assegnate lauree honoris causa ai personaggi più vari: nel 2005 il campione di motociclismo Valentino Rossi è stato insignito della laurea in Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni dall’Università di Urbino; nel 2007 la Iulm di Milano ha conferito la laurea magistrale in Televisione, cinema e produzione al noto presentatore Mike Bongiorno; nel 2016 l’Università degli studi di Genova ha assegnato una laurea in Letterature moderne e spettacolo, branca delle lauree magistrali in filologia moderna al creatore di Montalbano, lo scrittore Andrea Camilleri.

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