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“Papa visita la il paese della mafia”. L’offensivo titolo di un quotidiano svedese

Dopo la gioia e la festa per la visita pastorale di papa Francesco a Napoli, l’articolo apparso sulle pagine del quotidiano svedese Goteborgs-Posten fa infuriare i Napoletani: “Pregiudizi e luoghi comuni, il giornale dovrebbe scusarsi con il popolo napoletano e col Papa”.
A cura di Angela Marino
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Se il discorso napoletano di Papa Francesco aveva inteso proprio ridare ridare dignità e speranza a un città corrosa dall'illegalità e dalla disoccupazione, il titolo del quotidiano svedese Goteborgs-Posten arriva per i Napoletani come uno schiaffo in faccia a ribadire il marchio di infamia che la città partenopea si porta addosso da secoli: "IL Papa visita il paese della mafia". L'articolo del noto giornale apparso sabato per annunciare la visita pastorale di Bergoglio a Napoli ha scosso la sensibilità dei partenopei e acceso il dibattito sui pregiudiz di cui i Napoletani sono vittima.

Napoli, "roccaforte della camorra"

"Papa Francesco è stato in visita a Napoli, dove ha esortato la gente a resistere alla Camorra si legge nell'articolo che pone, sin dal primo rigo, l'accento sulla signoria della camorra, una variante locale della mafia, come la definisce il Posten, sulla città partenopea. "Francesco, continua il testo qualche rigo più avanti, che è noto per la sua empatia sociale, non ha perso l'occasione per evidenziare la disoccupazione come causa di crimine e di alienazione" ha sottolineato più avanti l'articolo. "Troviamo ignobile scrivere un articolo di luoghi comuni sulla nostra città – denunciano Gianni Simioli. conduttore de La radiazza su Radio Marte e Francesco Emilio Borrelli dei Verdi – offendendo milioni di napoletani e fedeli. Addirittura nel pezzo si parla della presenza del Pontefice a Scampia definita roccaforte della criminalità. Crediamo che il comune di Napoli ma anche il Governo debbano pretendere le scuse da parte di questa importante testata svedese che ha diffamato, calunniato e denigrato senza ragione la nostra terra e lo stesso Papa".

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