Pareo Park, dopo le ustioni arrivano le prime denunce per lesioni personali
I genitori di alcuni dei bambini che hanno riportato infiammazioni ai piedi e irritazioni della pelle si sono rivolti alle forze dell'ordine per sporgere denuncia contro il Pareo Park di Giugliano, in provincia di Napoli, accusando i responsabili delle lesioni riportate dai figli. L'incidente risale a domenica scorsa, 23 giugno, giorno della riapertura del parco acquatico ex Magic World ed ex Acquaflash in provincia di Napoli. Nelle denunce viene riportata la storia che è rimbalzata anche sui social in questi giorni: i bambini hanno cominciato a sentire dolore ai piedi poco dopo aver fatto il bagno nella piscina dei piccoli e si sono rivolti al personale del parco.
A questo punto la storia prosegue con due versioni diverse. Secondo alcuni genitori, i dipendenti li avrebbero liquidati con modi bruschi; circostanza smentita da Pareo Park, che invece sostiene di aver messo subito a disposizione l'infermeria. Nel parco erano arrivati gli agenti del commissariato di Giugliano, in seguito alle segnalazioni arrivate da alcuni genitori e dai gestori del parco, i primi per denunciare l'accaduto e gli altri per tenere sotto controllo le proteste. Nella stessa giornata molte famiglie erano poi andata al Pronto Soccorso per far controllare i bambini; circa 100 bambini sono stati visitati al Santobono e un'altra cinquantina tra il Santa Maria delle Grazie (la Schiana) di Pozzuoli e il San Giuliano di Giugliano. Nessuno dei bimbi è stato ricoverato, a tutti sono state diagnosticate dermatiti da contatto giudicate guaribili con un trattamento farmaceutico di pochi giorni.
Nella serata di domenica, e dalle prime ore di lunedì, sono stati effettuati i rilievi dell'Asl e dei tecnici dell'Arpac per verificare se ci fossero degli agenti esterni nell'acqua e capire cosa abbia potuto provocare le irritazioni; i risultati saranno pronti in settimana ma si sospetta che la causa sia da ricercare in un eccesso di cloro delle piscine o in detergenti troppo aggressivi usati per le aree calpestate a piedi nudi dai bambini.