Parla la mamma di Tiziana Cantone: sconvolta perché condannata a pagare spese giudiziarie
Piange la morte di una figlia appena trentenne, suicida al termine di una vicenda che definire assurda è eufemistico. La mamma di Tiziana Cantone non si rassegna e vuole verità e giustizia. Rivela agli inquirenti – questo è quanto trapela – che la figlia da meno di una settimana aveva ricevuto una nuova, brutta notizia: pur ottenendo dai giudici il diritto alla cancellazione dei filmati hard su varie piattaforme, era stata condannata al pagamento di circa 20mila euro di spese giudiziarie. Il motivo è contenuto nella decisione depositata lo scorso 8 agosto. Il giudice Monica Marrazzo aveva accolto parzialmente le richieste stabilendo che per alcuni motori di ricerca e altri siti, che avevano già provveduto alla rimozione delle immagini e dei commenti, l'azione era da respingere. La domanda, invece, era stata accolta nei confronti di Facebook e di altri soggetti ai quali veniva imposta l'immediata rimozione di ogni post o pubblicazione con commenti e apprezzamenti riferiti alla donna. Per quanto riguarda, poi, le spese il giudice aveva condannato Facebook ed altri tre soggetti al pagamento di 320 euro ciascuno per esborsi e 3645 euro per compensi professionali. La ricorrente era stata condannata al rimborso nei confronti di editori e colossi del web di 3.645 euro, per ciascuno, per le spese legali oltre al rimborso delle spese generali nella misura del 15%.
L'ennesima onta per una famiglia già duramente provata dalla vicenda: la mamma di Tiziana Cantone, conosciuta e stimata, aveva tirato su la ragazza praticamente da sola. La storiaccia dei video ha rappresentato uno spartiacque: mamma e figlia si sono trasferite da Mugnano a Casalnuovo ma non è bastata la distanza dal paese natale per arginare chiacchiere, insulti, veleni: ieri 13 settembre la giovane si è tolta la vita stringendosi la gola con un foulard nella cantina della casa di Mugnano.
L'ordinanza del giudice: i soldi da dare erano pari con quelli da avere
Dal dispositivo dell'ordinanza dal giudice del Tribunale Napoli Nord Monica Marrazzo si evince tuttavia che si equivalgono le somme che avrebbe dovuto dare e ricevere a titolo di esborsi e spese legali per il procedimento di urgenza ex articolo 700 per la rimozione di video e commenti da siti, motori di ricerca e giornali online.
Indagini sulla morte di Tiziana Cantone
La Procura di Napoli Nord , come spiegato già da Fanpage.it, ha avviato una inchiesta per istigazione al suicidio. Acquisirà tutti gli atti della causa civile intentata dalla 31enne dopo la diffusione nel web, a sua insaputa, di suoi video hard. Il procuratore Francesco Greco e il sostituto Rossana Esposito potrebbero anche ipotizzare altri reati che vanno dalla violazione della privacy allo stalking. Ci sarebbe stato un ulteriore contatto, forse proprio due giorni fa, sempre via internet, con qualche uomo che avrebbe infierito. Sono in corso indagini anche su questa possibilità.