Parla Maria Rosaria, mamma a 61 anni: “Decisione dopo 4 interruzioni di gravidanza”

Ha stabilito un vero e proprio record, sfatando ogni tabù sull'argomento, Maria Rosaria Veneruso, la donna che a 61 anni ha dato alla luce un bambino di 3.5kg chiamato Elia, come il profeta biblico. Il parto è avvenuto presso il reparto di ginecologia, guidato dal professore Stefano Palmieri, del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Il parto è arrivato dopo 4 precedenti gravidanze interrotte. Ora che entrambi stanno bene e sono coccolati da tutto lo staff del reparto del nosocomio casertano, la 61enne ha parlato per la prima volta della sua gravidanza, tanto desiderata quanto inaspettata.
Mamma a 61 anni: ecco perché l'ho fatto
Maria Rosaria Veneruso, intervistata dal quotidiano "Il Mattino", ha spiegato i suoi precedenti e le circostanze che l'hanno portata a coronare il sogno di una vita. "Non riesco a descrivere a parole l'emozione nel vedere mio figlio per la prima volta. La cosa che ricordo bene di quel momento, però, è il forte calore delle mie guance bagnate dalle lacrime che mi scendevano a pioggia. Ho subito quattro interruzioni anticipate di gravidanza. Ma la speranza e il buon umore non mi hanno mai abbandonata – ha dichiarato la donna, sottolineando poi di non essersi sottoposta a nessun intervento particolare per rimanere incinta – Ho sostenuto solo una cura ormonale, che mi era stata data da tempo, dal 1993. Nessuna inseminazione artificiale. Nessun viaggio della speranza altrove, di quelli che spesso prevedono spese economiche ingenti e trattamenti invasivi. Ho sempre creduto di farcela. La gestazione è stata tranquilla".
Il ginecologo: "È un caso raro"
Sull'argomento è intervenuto anche Stefano Palmieri, il ginecologo che da anni segue la 61enne. "Malgrado in letteratura non esistano casi di gravidanza oltre i 60 anni, siamo riusciti a gestire un parto più unico che raro – ha dichiarato Palmieri, che però avverte – Con l'equipe che dirigo ci teniamo a sottolineare che questi sono casi rari, che comportano enormi rischi. Tutto è andato bene ma non è detto che gravidanze analoghe possano avere lo stesso esito".