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Pasquale Aliberti, ex sindaco di Scafati, annuncia suicidio su Facebook: salvato dai familiari

L’annuncio dell’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti, imputato per scambio di voto politico-mafioso: “Dopo 400 giorni di misura cautelare, dopo tutta la violenza subita da questa indagine, dopo l’udienza di oggi e il modo con cui è stato trattato il mio avvocato Silverio Sica a cui va tutta la mia solidarietà, l’unica soluzione è farla finita”.
A cura di Enrico Tata
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L'ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti
L'ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti

L'ex sindaco di Sacafati Pasquale Aliberti ha annunciato il suo suicidio su Facebook. Secondo una prima ricostruzione, l'ex primo cittadino è stato soccorso e salvato dai familiari all'interno della sua abitazione a Nocera Superiore, Salerno. Dopo aver ingerito una dose massiccia di farmaci (quelli ritratti in una fotografia pubblicata su Facebook) è stato trasportato in ambulanza all'ospedale di Nocera Inferiore. "Pasquale sta bene, solamente stressato", il messaggio pubblicato dalla famiglia sempre sul social network.

Nel processo ‘Sarastra' in cui è imputato, Aliberti è accusato di scambio elettorale politico-mafioso in merito alle elezioni comuali del 2013. Su Facebook oggi ha scritto:

"Dopo 400 giorni di misura cautelare, dopo tutta la violenza subita da questa indagine, dopo l’udienza di oggi e il modo con cui è stato trattato il mio avvocato Silverio Sica a cui va tutta la mia solidarietà, l’unica soluzione è farla finita. Mi stanno distruggendo da anni sul nulla. Sono alla esasperazione più totale davanti ad evidenti menzogne e verità che mi scagionano totalmente continuo a vivere come un camorrista che non può neppure più esercitare la sua professione di medico perché c’è qualcuno che ha agito anche per distruggere l’uomo il padre è il professionista. Chiedo scusa alla mia famiglia, a mia moglie ai miei figli, ai miei grandi avvocati Sica e Pepe e ai giudici del Tribunale per l’umanità dimostrata. Io sono una persona innocente e perbene. Lo dimostrerete voi, io non ce la faccio più. Basta basta basta basta basta basta basta basta. Nb caro fratello porta tu le carte di Napoli al processo e fai uscire fuori la verità. Ti prego fallo per i miei figli. Per loro che hanno subito troppe umiliazioni.  Abbiate sempre fiducia nella magistratura perché ci sono persone perbene come in ogni campo"

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