Passaparola 2.0 per imprenditori: nasce il nodo napoletano del network Bni

Incontrarsi prima del lavoro per una colazione di gruppo che è qualcosa di più del classico momento conviviale: è un modo per scambiarsi conoscenze e iniziare a incrociare competenze. Iniziare nel migliore dei modi e farlo all'inizio della giornata: è Bni, acronimo di "Business network international" che ha di recente inaugurato il suo nodo napoletano. Nato da una idea dello statunitense Ivan Misner nel 1985, per incrementare il numero dei clienti della sua azienda di consulenza personale, il metodo Bni ha come scopo quello di creare una rete di professionisti con l'obiettivo di aumentare il volume di affari, basandosi su un passaparola organizzato che consenta di creare relazioni significative a lungo termine. Il regional director vesuviano è l'imprenditore Francesco Cacciapuoti, che – spiega – ha avuto modo di sperimentare, in qualità di rappresentante della sua società, Next Group, l’esperienza Bni.
L'organizzazione internazionale di scambio referenze ha aperto dunque i battenti a Napoli: prevede degli incontri regolari settimanali del gruppo locale chiamato “capitolo” per un breakfast di gruppo di circa 90 minuti, prima del normale inizio della propria attività lavorativa. Del capitolo può far parte un solo rappresentante per categoria professionale e nei 90 minuti è previsto un tempo per il networking prima e dopo l’incontro. "Con oltre 240mila membri e 8.600 Capitoli in più di 70 Paesi in tutto il mondo Bni ha imposto la sua personale way of doing business – si legge in una nota -. In termini numerici BNI ha scambiato lo scorso anno oltre 8,8 milioni di referenze, generando più di 11,2 milioni di fatturato. In Italia più di 8mila professionisti hanno aderito alla strategia del referral marketing per incrementare il proprio guadagno e potenziare la personale strategia commerciale, fondandosi sui concetti di visibilità e credibilità".