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Paura a Chiaia, crollano calcinacci da un palazzo

Da un palazzo in condizioni di dissesto sono crollati i calcinacci che hanno investito con una pioggia l’asfalto di via Chiaia, nell’omonimo quartiere partenopeo. L’area è stata messa in sicurezza.
A cura di An. Mar.
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Paura in via Chiaia, nel cuore di Napoli. Da un palazzo in condizioni di dissesto sono crollati stamattina i calcinacci che hanno investito con una pioggia l'asfalto di via Chiaia, nell'omonimo quartiere partenopeo. A crollare è stato un pezzo di cornicione dello stabile al civico 135. Per fortuna, nessuno dei passanti è rimasto ferito dal crollo, sebbene l'episodio abbaia allarmato quanti in quel momento attraversavano la strada del salotto napoletano. Sul posto, all’altezza di piazza Carolina dove si è verificato l'incidente, sono intervenutigli agenti della polizia municipale, i tecnici della protezione civile e gli addetti della società Napoli servizi. L’area è stata transennata e messa in sicurezza. Solo alcuni giorni fa un altro crollo aveva seminato il panico nella zona di via dei Tribunali, nel centro storico di Napoli.

“Il crollo di calcinacci dal palazzo di via Chiaia di questa mattina era annunciato da tempo perché quel palazzo è in condizioni fatiscenti e ci sono lavori in corso nel piano più alto che appaiono fermi da tempo”. A denunciarlo la capogruppo dei Verdi nel Consiglio della Municipalità di Chiaia, Diana Pezza Borrelli, per la quale “quel palazzo va messo in sicurezza subito perché è un rischio continuo visto che si trova su una delle strade più percorse a piedi di tutta Napoli”.“Il Comune deve intervenire immediatamente chiedendo ai proprietari di far partire i lavori in tempi brevissimi perché non si può correre il rischio di avere nuovi cedimenti, magari nelle ore in cui c’è gente per via Chiaia” ha concluso Borrelli aggiungendo che “qualora i proprietari non intervenissero l’Amministrazione dovrebbe farlo con fondi propri per poi farsi rimborsare perché la sicurezza dei cittadini viene prima di tutto e non può essere messa in secondo piano”.

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