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Paura a scuola, bimbi contagiati dai vermi intestinali. Interviene l’Asl

Epidemia di vermi intestinali alla scuola elementare e materna “De Amicis” di Chiaia. Decine di bambini sono stati infettati da ossiuriasi. La preside ha disposto con immediatezza la sanificazione della struttura.
A cura di Angela Marino
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Panico tra i genitori dei piccoli alunni della scuola elementare e materna De Amicis di Napoli. Circa 50 bimbi sono rimasti contagiati da ossiuriasi, ovvero vermi intestinali, all'interno del plesso scolastico del quartiere Chiaia, nel cuore della città partenopea . Nei giorni scorsi sono intervenuti nell'edificio gli esperti dell'Asl ispezionando le aule e i corridoi e consigliando alla preside una sanificazione straordinaria dell'intera struttura. Intanto cresce la preoccupazione tra le mamme dei piccoli che temono che l'infezione possa allargarsi tra i piccoli. La preside Rosa Baffa, assicura che i bambini torneranno tra i banchi solo con la certificazione che non sono più infetti, ma le mamme sono scettiche. Secondo loro sarebbero infatti oltre cinquanta i bimbi infetti, mentre la dirigente scolastica minimizza, parlando solo di quindici casi.

«La preside non ha il polso della situazione – dichiarano le mamme a Il Mattino – questa epidemia si trascina da un po' di tempo e molti genitori senza coscienza non parlano. Non sappiamo come sia arrivata a scuola questa infestazione ma di sicuro ne va accertata la provenienza». La preside, invece, si dice sicura di aver seguito il corretto protocollo indicato dall'Azienda sanitaria locale: «Domani inizia la pulizia approfondita della scuola – spiega  – abbiamo seguito le linee guida della Asl e affidato a una società esterna il lavoro che verrà fatto nelle ore pomeridiane. Verrà tutto disinfettato, tutti i piani e tutte le aule. Per evitare ulteriori contagi abbiamo buttato tutti i pupazzi, la plastilina e la pasta di sale. Tuttavia – precisa – devono essere i genitori a controllare i propri figli e a far loro mantenere una igiene corretta. Nessun bambino infetto tornerà a scuola senza una certificazione di avvenuta guarigione».

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