1.105 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Covid 19

Pensioni minime a 1000 euro, la Regione Campania: “Escluse le reversibilità, non abbiamo i soldi”

Crisi economica Covid, non ci sarà nessuna integrazione economica per le pensioni di reversibilità: lo conferma il governatore della Campania Vincenzo De Luca: “Abbiamo previsto un contributo per due mesi ai percettori di pensioni minime, non possiamo far altro, non abbiamo le risorse, spetta al governo nazionale lavorarci”.
A cura di Redazione Napoli
1.105 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La pensione minima a 1000 euro in Campania per chi percepisce gli assegni più magri sarà assicurata anche a giugno, come annunciato dal piano socio-economico della Regione. Ma questo contributo per le fasce più povere della popolazione toccate dall'emergenza economica Covid, non riguarderà i percettori di pensione di reversibilità. "Non ce la facciamo", ammette Vincenzo De Luca, durante la diretta web del venerdì. Dunque sono esclusi quegli anziani che percepiscono la prestazione economica previdenziale Inps che spetta (ci sono numerose norme che regolano quest'aspetto) ad alcune tipologie di parenti di lavoratori dipendenti e autonomi o pensionati deceduti. "Per le pensioni di reversibilità noi non ce la facciamo – dice De Luca – Siamo partiti con i più poveri, con coloro che percepiscono di meno, oltre questo non possiamo andare. Abbiamo ricevuto delle lettere…ma sono problemi che riguardano il governo nazionale e l'Inps, non possono riguardare il governo della Campania".

Il piano socio economico regionale prevede erogazione a 250.000 titolari di assegni e pensioni sociali e di pensioni ordinarie di vecchiaia al minimo di una integrazione economica fino a 1.000 euro, con le stesse modalità con le quali i pensionati percepiscono ordinariamente la pensione mensile, cui il contributo straordinario della Regione Campania si va ad aggiungere (quindi, attraverso Poste Italiane, libretti postali, accrediti diretti su conto corrente, etc.). I soldi possono essere usati per servizi di assistenza socio-sanitaria domiciliare;servizi a domicilio per la consegna della spesa alimentare, l’acquisto di medicinali, commissioni varie;acquisto di strumenti informatici o tecnologie per favorirne l’autonomia;acquisto di dispositivi igienico sanitari di protezione individuale.

1.105 CONDIVISIONI
32806 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views