Per la prima volta a Napoli Neapolis Mantra, lo spettacolo con Gragnaniello ed Emanuela Bianchini
Aggiornamento: "Comunichiamo da parte di Arealive che, per effetto del Decreto Governativo, lo spettacolo ‘Neapolis Mantra', atteso per questa sera al Teatro Augusteo di Napoli, verrà riprogrammato in data da definirsi. Vi forniremo presto i nuovi dettagli. ‘Mi dispiace per questo annullamento che, come sapete, non dipende da noi. Ci tenevo molto – precisa Enzo Gragnaniello – a condividere con Mvula Sungani, Emanuela Bianchini e con il pubblico della mia città l'esordio partenopeo di Neapolis Mantra al Teatro Augusteo, ma vi prometto che lo recupereremo appena questa emergenza sarà terminata'. Per l'eventuale rimborso dei biglietti, rivolgersi alla prevendita di riferimento o al botteghino del teatro".
Si chiama "Neapolis Mantra", ma fino a ora lo spettacolo non era ancora arrivato a Napoli. Inaugurato a Sorrento, l’opera multidisciplinare ideata dal regista e coreografo italo-africano Mvula Sungani, che vede insieme sullo stesso palco l’étoile Emanuela Bianchini, con la forza della sua physical dance, e la voce Enzo Gragnaniello arriva al Teatro Augusteo giovedì 5 marzo al Teatro Augusteo, dalle ore 21. Lo spettacolo unisce varie discipline, unendo alcuni degli artisti che in questi anni hanno portato Napoli in giro per l'Italia e per il mondo, dalle coreografie del ballerino romano alla danza di Emanuela Bianchini, fino a una delle voci più caratteristiche del Paese, che canta le canzoni su cui è stato costruito questo spettacolo che si caratterizza anche per la presenza della sezione d’archi de I Virtuosi Italiani, arrangiati dal M° Erasmo Petringa.
Cos'è Neapolis Mantra
Neapolis Mantra nasce ispirato all'album che Gragnaniello pubblicò nel 1998 ed anche un omaggio ai 20 anni dell'uscita di "Donna", interpretata da Mia Martini e, come si legge nella nota stampa che accompagna lo spettacolo "indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica: un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue profonde contraddizioni ama i suoi figli, e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente". A fanpage.it Enzo Gragnaniello spiegò: "Vedere questo spettacolo che parte dalle mie canzoni non può che mettermi allegria, io scrivo le canzoni, poi queste mi lasciano e appartengono a chi le ascolta. L'unica donna che mi abbia veramente ispirato è quella che mi porto dentro. In questa società misogina c'è bisogno di femminilità, è fondamentale che ci sia".
La Physical dance per raccontare le donne
Lo spettacolo ha come scopo quello di "evocare storie di donne, madri e figlie, di compagne amate, cercate, perdute, desiderate, donne fatte di terra, di aria, di emozioni, di aspettative e delusioni". Oltre alla musica sarà la physical dance, ideata da Mvula Sungani ed Emanuela Bianchini a caratterizzare questa serata accompagnando con queste coreografie brani che Gragnaniello ha scritto per se stesso e per grandi interpreti quali Roberto Murolo, Mia Martini, Andrea Bocelli, Dulce Pontes, Ornella Vanoni, Arisa.