Perde la casa all’asta e si vendica sul compratore, imprenditore finisce ai domiciliari

Non riusciva a superare lo smacco di aver perso la casa all'asta per un prestito non ripagato, così se l'è presa con l'imprenditore che l'aveva acquistata. Una serie di attentati intimidatori, prima incendiari e fino ai colpi di fucile contro l'automobile. Ma le indagini lo hanno smascherato: individuato come mandante dei raid, un imprenditore della provincia di Avellino è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della Procura locale retta da Aldo Policastro. I militari hanno ricostruito l'intera faccenda dietro una serie di intimidazioni ai danni di un imprenditore locale, culminate con l'esplosione di colpi di fucile. Hanno così scoperto che non si trattava di racket né di altri fenomeni legati alla criminalità organizzata, ma era una ritorsione: il mandante era un altro imprenditore, residente nella zona di Morcone, che così stava mettendo in atto la sua vendetta contro la persona che secondo lui gli aveva portato via la casa.

I carabinieri hanno accertato che la vittima gli aveva concesso un prestito e, quando l'uomo non lo aveva ripagato, per rientrare in possesso del denaro aveva proceduto giudizialmente con atti di precetto e decreti ingiuntivi. L'imprenditore aveva perso la casa, che era finita all'asta, ed era stata acquistata proprio dal collega che gli aveva inizialmente concesso il prestito. Una situazione che aveva portato alle ritorsioni: aveva così contattato altre persone incaricandole degli incendi e dei colpi di fucile contro l'automobile.