Pesca abusiva di datteri, denunciati tre pescatori. Danneggiato il fondale marino
Una vasta operazione di intelligence portata avanti dal Nucleo di Polizia Giudiziaria di Castellammare di Stabia ha portato alla denuncia di tre pescatori della zona, L.S. di 56 anni, D.L. di 35 anni e D.G.A. di 58 anni. I tre, già noti alle forze dell'ordine, sono stati sorpresi dai militari in località Acqua della Madonna di ritorno da una battuta di pesca abusiva durante la quale avevano tirato su un bottino di quasi 100 chilogrammi di datteri che, venduti al mercato nero, ovvero a ristoranti e privati, avrebbe fruttato loro un guadagno vicino ai 10mila euro.
L'ingente quantitativo di molluschi è stato sequestrato, insieme a tutto il materiale necessario per la pesca, all'imbarcazione utilizzata e ad alcune pietre con sedimenti corallini che i tre uomini avevano staccato dal fondale marino. I pescatori sono stati denunciati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata per diversi reati, tra cui quelli di ricettazione e danneggiamento ambientale. Il metodo con il quale vengono pescati i datteri comporta l'erosione della roccia, creando così gravi danni non solo al fondale marino, ma anche alla flora e alla fauna.