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Pesci e topi morti sulla spiaggia di Forio a Ischia: indaga la Guardia Costiera

Tanti esemplari di pesci, soprattutto cefali, e roditori morti sono stati rinvenuti questa mattina sulla spiaggia del porto di Forio, a Ischia. La Guardia Costiera dell’isola nel golfo di Napoli si è attivata prontamente e, insieme all’Asl, ha prelevato alcuni esemplari, che saranno analizzati, per determinare le cause della morte.
A cura di Valerio Papadia
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Un fenomeno insolito quello che si è verificato questa mattina sull'isola di Ischia, nel golfo di Napoli. Sulla spiaggia del porto di Forio nella zona dell'arenile sud, sono stati rinvenuti tantissimi esemplari di pesci – soprattutto cefali – e topi morti, spiaggiati sul bagnasciuga. La segnalazione è arrivata alla Guardia Costiera dell'isola partenopea, che si è subito attivata: gli uomini della Capitaneria di Porto, congiuntamente al personale dell'Asl e agli esperti dell'Istituto Zooprofilattico e della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, si sono recati sulla spiaggia e hanno prelevato alcuni esemplari, che nelle prossime ore saranno sottoposti ad analisi di laboratorio, tra cui esami tossicologici, per stabilire le cause del decesso. Gli uomini della Guardia Costiera, dopo aver ispezionato anche altri tratti di spiaggia, hanno osservato che il fenomeno è circoscritto alla sola area del porto.

"L’evento che si è verificato a Forio d’Ischia deve essere chiarificato. Per questa ragione abbiamo inviato una nota all’Arpac chiedendo di appurare le causa che hanno determinato il fenomeno. Il passo successivo dovrà essere l’accertamento delle responsabilità di coloro che hanno contribuito a determinare un tale disastro" ha affermato il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli.

Un fenomeno analogo e in proporzioni maggiori, la scorsa primavera, ha interessato le spiagge dell'isola verde, quelle della costa nord-orientale in particolare, che vennero ricoperte da migliaia di meduse morte. Sebbene l'estate fosse ancora lontana, gli esperti hanno addebitato il fenomeno – che non è inconsueto notare durante la bella stagione – ai cambiamenti climatici e alle acque del mare troppo calde.

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