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Piano di Sorrento, ventiseienne di Forcella arrestato per truffe agli anziani

L’uomo, già noto per reati di furto e rapina, deve ora rispondere di truffa aggravata e tentata truffa: era riuscito, fingendosi avvocato, a farsi dare oltre ottomila euro da un ottantaduenne di Meta di Sorrento, e ne aveva chiesti altri tremila ad un’ottantaduenne di Vico Equense, che però si era accorta che qualcosa non andava. L’uomo è stato tradotto ai domiciliari.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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NAPOLI – Un vero e proprio truffatore "seriale" di anziani: un ventiseienne originario di Forcella, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato quest'oggi, martedì 4 dicembre, con le accuse di truffa aggravata e tentata truffa. Già in passato il ventiseienne aveva dovuto rispondere dei reati di furto e rapina: stamane è stato invece raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata, ed eseguita dai carabinieri della compagnia di Sorrento, supportati dai colleghi della compagnia Stella.

Le indagini erano partite lo scorso luglio a Piano di Sorrento: dalla ricostruzione degli inquirenti, era il 19 luglio quando il ventiseienne si era presentato a casa di un ottantaduenne di Meta di Sorrento, fingendo di essere un avvocato che stava seguendo un incidente stradale causato dal figlio dell'uomo. Nella pantomima architettata dal ventiseienne, il figlio dell'anziano era stato arrestato e per liberarlo occorrevano 8.500 euro. La vittima, spaventata, aveva così consegnato oggetti preziosi che teneva in casa e perfino il proprio bancomat comprensivo di codice pin, con il quale aveva prelevato cinquecento euro dallo sportello più vicino.

Proprio dalle immagini dell'impianto di videosorveglianza del bancomat, i carabinieri sono riusciti a risalire al truffatore, incrociandole con quelle delle telecamere cittadini e con quelle di un'altra truffa, stavolta solo tentata, ad un'altro persona anziana, un'ottantaseienne di Vico Equense: il 26 luglio, infatti, appena sette giorni dopo la truffa precedente, il ventiseienne aveva finto di essere nuovamente un avvocato, e chiedeva ancora una volta soldi per un incidente provocato dal nipote della donna: la richiesta, stavolta, era stata di "appena" tremila euro. Ma in questo caso la donna era riuscita a sentire il nipote prima di pagare la somma, sventando così la truffa: il ventiseienne, capito che la donna aveva mangiato la foglia, si era allontanato prima dell'arrivo dei carabinieri. Stamane, invece, sono scattate le manette una volta identificato e catturato dai militari dell'arma.

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