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Piazza Garibaldi, colpito al collo da tre rapinatori, rischia danni permanenti alla gola

Un uomo di 48 anni è stato ricoverato in ospedale ieri sera, 15 gennaio, in seguito a un’aggressione: un pugno gli ha fratturato l’osso ioide. Sarebbe avvenuto durante un tentativo di rapina in via Firenze, poco lontano dalla stazione centrale di Napoli. La vittima rischia danni permanenti nel linguaggio e nella deglutizione.
A cura di Nico Falco
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Hanno tentato di rapinarlo e, quando si è opposto, lo hanno colpito con un pugno alla gola che gli ha causato la frattura dell'osso ioide: non è in pericolo di vita, ma rischia di avere danni permanenti, con difficoltà fonetiche e nella deglutizione. I medici stanno valutando le condizioni di un uomo di 48 anni, algerino, arrivato nella serata di ieri, 15 gennaio, al Pronto Soccorso dell'ospedale Loreto Mare di Napoli.

A raccontare la dinamica è stata la stessa vittima ai carabinieri che sono arrivati nella struttura di via Vespucci in seguito alla segnalazione arrivata dai medici; sulla sua versione sono in corso accertamenti per capire se si sia trattato effettivamente di una rapina o se sia rimasto ferito in una rissa in strada. L'uomo ha raccontato di essere stato fermato intorno alle 20.00 da tre sconosciuti vicino a una farmacia di via Firenze, nei pressi di piazza Garibaldi. I tre, descritti come di etnia rom, lo avrebbero bloccato, minacciato con un coltello e gli avrebbero detto di consegnare il denaro che aveva in tasca. Il 48enne si sarebbe a quel punto rifiutato e uno dei tre gli avrebbe sferrato un pugno alla gola, poi gli aggressori si sarebbero dileguati.

In ospedale i medici hanno diagnosticato la frattura dell'osso ioide, l'unico del corpo umano non articolato, tenuto in posizione dai muscoli, che si trova proprio nella gola: il danno è curabile e l'uomo non è in pericolo di vita, ma la frattura potrebbe comportargli dei problemi a vita nel parlare e nella deglutizione. I militari hanno acquisito i nastri di alcune telecamere di sorveglianza che si trovano sul punto indicato dalla vittima.

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