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Piogge record a Napoli: colpa (anche) dell’estate troppo calda

Una ricercatrice dell’Arpac, Eugenia Oliva, in un suo studio ha collegato le piogge intense che si stanno abbattendo in questi giorni su Napoli e sulla Campania con la temperatura del mare durante la scorsa estate, la “più calda da quando sono in atto le rilevazioni meteorologiche strumentali”. Non esiste, però, un collegamento diretto.
A cura di Francesco Loiacono
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I napoletani, alle prese in questi giorni con piogge intense, stanno forse pagando il prezzo di un'estate troppo calda. È quanto sostiene una ricercatrice dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpac), Eugenia Oliva, che mercoledì ha illustrato i risultati di un suo studio (qui il link al suo lavoro) sulla correlazione tra la temperatura del mare nel Golfo di Napoli e nel Cilento e le precipitazioni di questi giorni.

L'estate più calda da quanto ci sono le rilevazioni strumentali

"Secondo i dati e le elaborazioni in uso, questa appena terminata è risultata l'estate più calda da quando sono in atto le rilevazioni meteorologiche strumentali", sostiene la ricercatrice nella prima parte del suo lavoro: "Il mese di Luglio 2015 è stato il mese con le temperature più alte mai registrate, esso infatti si è configurato come il mese più caldo di tutti i tempi, superando il record della precedente torrida estate del 2003", con valori superiori globalmente di 0,81 gradi centigradi rispetto alla media del XXesimo secolo. Per quanto riguarda in particolare la Campania, l'innalzamento della temperatura è stato di 2-3 gradi rispetto alla media del periodo, con un picco di oltre 27 gradi intorno al 12 luglio e oltre 29 gradi durante la settimana più calda dell'anno, che si è avuta tra il 19 e il 26 luglio.

In conseguenza di questa "anomalia termica", come il titolo della relazione pubblicata sul sito dell'Arpac il 13 ottobre, il calore latente accumulato ha contribuito, e continuerà a farlo, "ad apportare una maggiore quantità di vapore acqueo nell’atmosfera che a sua volta determinerà un incremento e un intensificazione delle piogge". Ecco dunque spiegati, secondo la ricercatrice, i temporali che stanno purtroppo mettendo in ginocchio la Campania. Si tratta, però, è bene sottolinearlo, solo di uno dei fattori che determinano il clima: un collegamento diretto tra l'aumento della temperatura e l'incremento delle precipitazioni non esiste, in quanto le piogge dipendono anche dal movimento e dallo scontro tra masse d'aria.

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