Pizza a portafoglio: Gennaro Salvo apre in via Toledo
La pizza a portafoglio, meglio conosciuta come pizza a libbretta è una piccola delizia da asporto: tradizionalmente prodotta per la colazione (‘a marenna) verso le ore 11-11.30 del mattino è una pizza mignon mangiata in strada, piegata in quattro e avvolta da carta bruna (quella del pane), trangugiata leggermente inclinati in avanti per non sporcarsi con l'olio. Un bel ricordo della sua pizza a portafoglio mangiata da giovane al centro storico di Napoli lo scrisse l'indimenticabile Pino Daniele nella sua biografia scritta a quattro mani con Mimmo Liguoro ("Storie e poesie di un Mascalzone Latino – Pironti Editore).
Insomma, la pizza a portafoglio non è solo cibo. È immergersi nella leggenda partenopea, farne parte anche se non si è napoletani. Passeggiare lungo il centro antico con questa delizia in mano, poi, è una esperienza da fare e che ora è resa ancor più facile dall'apertura, avvenuta già da qualche giorno, di un'altra pizzeria, la "Pizza a portafoglio" di Gennaro Salvo, in via Toledo 246. Gennaro Salvo, uno dei maestri della margherita, dopo aver reso un must "Lievito Madre", la pizzeria milanese di Gino Sorbillo, è tornato all'ombra del Vesuvio e propone una serie di delizie: dalla regina del take away partenopeo, la pizza a libbretta ad altre prelibatezze come pizza marinara, ripieno di scarola, crocché con la provola, frittatine di maccheroni di Gragnano.