Pizza Hot-dog: l’americanata che fa arrabbiare i napoletani
Salame al centro e un cornicione composto di (28) wurstel avvolti nella pasta. È ancora possibile chiamarla pizza? Secondo gli americani della catena Pizza Hut, proprietaria di centinaia di punti vendita sparsi tra Regno Unito, Thailandia, Australia, Canada e Medio Oriente, sì. La nuova variante, commericializzata dall'18 giugno in un tutti i punti vendita della catena, è l'ultima invenzione a stelle e a strisce. I puristi della margherita napoletana hanno già storto il naso alla notizia del nuovo prodotto di Pizza Hut, che non gode esattamente delle simpatie dei pizzaioli, anche per questioni di immagine. Proprio in tempi recenti al centro di una polemica per lo spot pubblicitario girato in costiera sorrentina, con comparse del territorio.
Anche se ormai somiglia davvero poco alla fragrante pizza napoletana, quella della azienda americana potrebbe essere davvero la novità che risolleva le sorti del marchio, ultimamente reduce da un calo di vendite. E anche se la contaminazione tra pizza e junk food, esecrata dai maestri pizzaioli, in questo caso è davvero palese, non vuol dire che che il prodotto non possa avere proprio per questo, un gran successo. Come recitava una delle comparse napoletane dello spot del colosso americano: "Non è pizza, ma è buona".