Pizza napoletana patrimonio dell’Unesco, 850mila firme per la petizione
L'obiettivo un milione di firme si avvicina per PizzaUnesco, la petizione per chiedere il riconoscimento della pizza come "bene immateriale culturale dell'umanità". Ad oggi, dicono gli organizzatori, sono state 850mila le persone, in Italia e in tutto il mondo, che hanno voluto supportare la causa dei pizzaioli napoletani. Dal Giappone, pare siano arrivate 100 mila firme e altrettante dal Brasile e Argentina arrivano 100mila firme. Altre ancora arrivano dalle associazioni e per esempio Confersercenti fa sapere di averne portate 50mila. Domani, 4 marzo 2016, la commissione di valutazione nazionale per l'Unesco dovrà decidere se confermare o meno la candidatura dell'arte dei pizzaioli di Napoli come patrimonio dell'umanità. Esattamente un anno fa, il 26 marzo 2015, la commissione aveva accolto la proposta della petizione lanciata su Change.org e promossa dall'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio.
I problemi per la nostra pizza potrebbero arrivare però da oltreoceano. Pare infatti che gli americani abbiano intenzione di candidare all'Unesco l'arte della pizza New York style e lo stesso Pecoraro Scanio rivela il timore che ci sia in Italia qualche ministero che stia lavorando per bloccare tutto. "Il rischio -spiega l'ex leader dei Verdi – è che gli americani candidino loro per primi l’arte della pizza newyorkese a patrimonio mondiale dell’umanità. La Cina ha già registrato l’opera lirica, non permettiamo che anche la pizza ci venga scippata. Vogliamo che tutti i ministeri domani siano unanimi nel ribadire la candidatura".