Pizzaiolo di Acerra accusa Sgarbi: “Non mi ha pagato”. Lui replica: “Bugiardo diffamatore”
Una lite tra Vittorio Sgarbi e Vincenzo Di Fiore, pizzaiolo di Acerra, ha aperto un piccolo "caso": il ristoratore ha accusato il noto critico d'arte italiano di non aver pagato un conto di 147,50 euro nel proprio locale. Un'accusa che Sgarbi ha però smentito prontamente, accusandolo di essere un "bugiardo" e "diffamatore". La lite tra i due è andata in onda nel programma La Zanzara su Radio 24.
L'episodio, stando a quanto raccontato dal pizzaiolo di Acerra, sarebbe andato così: circa dieci giorni prima, Sgarbi si sarebbe recato in pizzeria con altre tredici persone, cenando e spendendo complessivamente 147,50. Ma a fine serata "prima sono andate via le ragazze, poi lui col suo autista", ha raccontato, "credevo si stesse alzando per dirigersi alla cassa, invece in un batter d'occhio si sono dileguati tutti. Nessuno ha pagato, né tanto meno qualcuno è successivamente ritornato o si è fatto sentire".
La replica di Sgarbi: "Bugiardo, falsario, diffamatore"
"Nessuno ha portato il conto", ha tuonato a telefono Vittorio Sgarbi, durante la puntata de La Zanzara condotta da Giuseppe Cruciani, "Eravamo in sei, con Cristicchi. Chiedessero il conto a Cristicchi. Hanno chiesto fotografie, selfie e video a me. Mi paghino i selfie e non facciano gli spiritosi in quella città. Siamo stati mandati in quella pizzeria", ha proseguito Sgarbi, "dal titolare del teatro dove si era esibito Cristicchi. Nessuno mi ha detto di pagare il conto, porca p****a. Me lo chiedessero, io sono stato mandato lì dal titolare del Teatro. Paghino i selfie, porca p*****. Sono gentaglia. Hanno fatto otto, dieci foto con me e non hanno avuto il tempo di chiedermi il conto. Gentaglia". A quel punto, il proprietario della pizzeria, contattato a sua volta dai conduttori del programmo, ha ribadito di non aver fatto foto e filmati. "Bugiardo, falsario, diffamatore. Vigliacco", ha replicato ancora Sgarbi, "Se vuole gli faccio l'elemosina, il conto lo pagassero il direttore del Teatro e Cristicchi, io ero ospite. Falsario e diffamatore".
