Pizzo del pane a Chiaia, condannati i boss del clan Lorusso
"Il pane dovete comprarlo da noi". E a prezzi maggiorati di circa 20 centesimi a chilo. Con intimidazioni e minacce il clan camorristico dei Lo Russo aveva sotto controllo la produzione e la distribuzione del pane nel quartiere di Chiaia. Per questo i boss e i gregari della famiglia camorristica sono stati condannati per un totale di oltre 200 anni di carcere. Tutti i negozianti della zona di Chiaia e due supermercati, stando a quanto ricostruito nell'inchiesta condotta dai pm Enrica Parascandolo e Henry John Woodkock, erano costretti a comprare il pane dai prestanome dei boss a un prezzo maggiorato e senza possibilità di rendere il prodotto non venduto. Un giro d'affari per il clan da oltre 10mila euro al mese. Fondamentali per l'inchiesta sono state le dichiarazione del collaboratore di giustizia Antonio Lo Russo.
Nel dettaglio sono stati condannati: Luigi Cutarelli e Vincenzo Lo Russo, 20 anni; Gaetano Cifrone, Francesco Danese, Gerardo De Leo, Mariano Torre, Ciro Perfetto e Gennaro Ruocco, 16 anni; Antonio Buono, 14 anni e otto mesi; Domenico Cerasuolo e Carlo Lo Russo, 14 anni, Giulio De Angioletti e Anna Serino, otto anni, Domenico Rusciano, sette anni; Anna Gargano, quattro anni e quattro mesi, Carmine Danese, quattro anni.