Poggioreale, bruciano rifiuti in strada e aggrediscono un poliziotto rubandogli la pistola
NAPOLI – Stavano bruciando dei rifiuti in strada come se niente fosse, per poi aggredire anche un poliziotto che era intervenuto, sebbene libero dal servizio, rapinandolo anche della pistola d'ordinanza. Il gruppo di persone protagonista della vicenda è stato poi arrestato dall'intervento di altri poliziotti, giunti sul posto, e devono ora rispondere dalle accuse di rapina pluriaggravata in concorso tra loro, resistenza a Pubblico ufficiale, lesioni personali dolose e combustione illecita di rifiuti.
E' accaduto nel quartiere di Poggioreale, in via Nuova del Campo, a mezzogiorno di oggi, lunedì 7 gennaio. Un poliziotto libero dal servizio si trovava affacciato alla propria abitazione quando ha notato alcune persone mentre davano fuoco sul marciapiede a vari rifiuti, tra cui rami secchi, cassette e vasi di plastica, tutto materiale "avanzato" dalla vendita dei fiori. In poco tempo si è alzata una colonna di fumo nero e maleodorante, facendo intervenire così il poliziotto.
L'uomo è infatti subito sceso in strada, dopo aver chiamato i vigili del fuoco ed i colleghi del 113, presentandosi al gruppo come poliziotto esibendo anche il tesserino, ma il gruppo di uomini invece di desistere lo hanno aggredito, colpendolo anche al volto con dei pugni, mentre un altro lo afferrava per il collo togliendogli anche la pistola d'ordinanza che il poliziotto aveva con sé. Fortunatamente, nel mezzo della colluttazione, sono giunti i colleghi chiamati precedentemente, che hanno evitato il peggio. La pistola d'ordinanza è stata ritrovata nascosta nell'esercizio commerciale di fiori di uno del gruppo, mentre il poliziotto, portato all'ospedale San Giovanni Bosco, ha riportato contusioni multiple ed escoriazioni al volto, al capo ed agli arti, con tanto di segni di soffocamento al collo. Complessivamente, sono state arrestate quattro persone, tutte maggiorenni (un cinquantacinquenne, un cinquantenne e due gemelli di 27 anni) e portate nella casa circondariale di Poggioreale, mentre una quinta persona minorenne (sedici anni) è stata portata al centro d'accoglienza dei Colli Aminei.