Pompei, al via il restauro dei calchi delle vittime dell’eruzione
Un restauro complesso eseguito attraverso indagini ai taggi X e ricostruzioni con laser e scanner quello previsto per gli 86 calchi pompeiani delle vittime dell’eruzione. Gli interventi previsti nell’ambito del Grande Progetto Pompei, oltre a consentire la ricomposizione di alcuni di loro ritrovati in frammenti, come quelli presso via di Nola, prevedono studi specifici sul Dna, ricostruzioni con laser scanner. Il restyling riguarderà per la prima volta tutti gli 86 calchi di Pompei, di cui oltre 20 saranno esposti in occasione della mostra “Pompei e l’Europa. 1748- 1943”, in programma dal prossimo 27 maggio.
A partire dai prossimi giorni i calchi in esposizione in alcuni edifici degli scavi di Pompei (Macellum, Granai, Terme Stabiane, Villa dei Misteri) saranno temporaneamente trasferiti al laboratorio di restauro della Soprintendenza per essere sottoposti a interventi di restauro e di studio. Il cantiere sarà organizzato, prevalentemente, presso la sede del Laboratorio e nell’adiacente area dell’Insula Ocidentalis, con ulteriori cantieri allestiti in situ presso l’Orto dei Fuggiaschi e nei pressi di Porta Nocera. Proprio per consentire l’allestimento della mostra proseguono i lavori all’Anfiteatro che resterà chiuso fino all’inaugurazione, il prossimo, 27 maggio.