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Scavi di Pompei, da maggio scatta l’aumento del biglietto: due euro in più

Un provvedimento della Sovrintendenza ai Beni culturali e paesaggistici della Campania dispone da maggio a novembre l’aumento di due euro sul costo del biglietto. Il motivo: in occasione della mostra “Pompei e l’Europa ( 1748 – 1943)” sarà obbligatorio un ticket integrato. Protestano i tour operator.
A cura di Francesco Loiacono
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Mentra da un lato il sito archeologico di Pompei continua a perdere pezzi, dall'altro, per i turisti che lo visiteranno da maggio a novembre, si preannuncia una brutta sorpresa: il biglietto di ingresso aumenterà di due euro. È quanto denunciano alcune agenzie turistiche, che hanno segnalato il "caso" al Corriere. Il motivo dell'aumento? I nuovi biglietti integrati che il ministero dei Beni culturali ha reso obbligatori in occasione della mostra "Pompei e l’Europa (1748 – 1943)", che si svolgerà dal 26 maggio al 2 novembre 2015. In sostanza, l'ingresso agli scavi e al museo archeologico non sarà possibile senza acquistare anche il ticket per la mostra, inserita dal ministero tra le "5 imperdibili del 2015". Un aumento che potrebbe – ma il condizionale è d'obbligo visto le condizioni in cui versano gli scavi – anche essere accettato, se non fosse che alcuni tour operator hanno già comprato in anticipo i pacchetti per il periodo in cui ci sarà l'aumento, al vecchio prezzo.

Le agenzie turistiche: "Sarà il caos"

"Sarà il caos", spiega Ettore Cucari, presidente Fiavet (federazione italiana associazioni imprese viaggi e turismo), secondo il quale ci potranno essere due alternative: "O si dirottano i turisti, e penso soprattutto ai crocieristi, su altri obiettivi, oppure le agenzie perderanno un cospicuo gruzzolo e questo non credo sia possibile". L'aumento, comunicato via mail dal soprintendente Massimo Osanna a una trentina di operatori, è stato confermato dalla biglietteria degli scavi di Pompei. E per ora, secondo Cucari, a essere informate sono state solo le agenzie viaggio italiane, e non quelle straniere: "Non credo che Pompei ci faccia una bella figura". Non sarebbe, purtroppo, la prima volta: a Natale, ad esempio, gli scavi erano rimasti chiusi, per la delusione di centinaia di turisti costretti a fare dietrofront.

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