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Pompei, l’ex pubblica sue foto hot su Facebook: donna querela Mark Zuckerberg

Un 51enne di Pompei non si rassegna alla fine della sua storia d’amore e allora, tramite un profilo falso su Facebook, pubblica foto hot della ex. La donna non solo ha denunciato il suo ex ma anche il creatore del noto social network, Mark Zuckerberg, dal momento che il profilo falso, dopo essere stato cancellato, è riapparso su Facebook.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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È finito a processo un uomo di 51 anni di Pompei, nella provincia di Napoli che, incapace di rassegnarsi alla fine della sua storia d'amore, ha creato un profilo falso su Facebook a nome della sua ex, pubblicando foto hot della donna: come riporta Il Mattino il 51enne, V.V. le sue iniziali, è a processo davanti al Tribunale di Torre Annunziata. Come spiega l'avvocato della donna però, che adesso a 52 anni, non è stato querelato soltanto l'ex compagno che ha ordito quello che viene definito "revenge porn", ma anche il creatore del social network più famoso del mondo, Mark Zuckerberg, dal momento che il profilo falso, dopo essere stato oscurato, è tornato attivo dopo anni dai fatti denunciati.

Come spiega il legale della donna, l'avvocato Giancarlo Sparascio, tutto comincia nell'ottobre del 2014, quando la donna viene a conoscenza del fatto che su Facebook è attivo un profilo a suo nome sul quale sono state pubblicate foto hot, nel quale la vittima è ritratta anche durante rapporti sessuali avuti con il 51enne. La donna, che vive in Salento, tramite il suo legale presenta una denuncia contro l'ex compagno alla Procura di Lecce e, 72 ore dopo, la Polizia Postale riesce ad oscurare il profilo, mentre il 51enne finisce a processo per sostituzione di persona, diffusione di immagini pornografiche e diffamazione aggravata.

Il legale della donna rende noto che, presso il Tribunale di Torre Annunziata, è aperto però anche un secondo procedimento che ha avuto origine da una denuncia presentata dalla donna nei confronti del fondatore di Facebook Mark Zuckerberg, dal momento che quel profilo falso, oscurato, a distanza di due anni è tornato attivo. Secondo il legale, sarebbe dovuto a causa dell'inadeguatezza del sistema di controllo e di sicurezza di Facebook. Un caso, questo, che non può non riportare alla mente quello di Tiziana Cantone.

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