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Pompei, restituita al pubblico la Casa della fontana piccola

Completato il restauro nell’ambito del Grande Progetto Pompei, l’antica dimora pompeiana è tornata accessibile ai turisti in tutto il suo splendore. L’intervento ha riguardato il consolidamento della struttura e il restauro del ciclo pittorico decorativo.
A cura di An. Mar.
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Dopo la Villa dei Misteri, svelata al pubblico lo scorso marzo, torna accessibile dopo i restauri anche la Casa della fontana piccola, sontuosa dimora risalente all'età sannitica, del complesso archeologico di Pompei. Il sito, presentato al pubblico il 6 maggio alla presenza del soprintendente, Massimo Osanna, il direttore generale del Grande progetto, Giovanni Nistri, e il segretario generale della fondazione Città Italia, Ledo Prato, presentava diversi problemi strutturali mentre ormai sbiadite apparivano le decorazioni alle pareti. I lavori per il consolidamento della struttura, avvenuti nell'ambito del Grande Progetto Pompei, hanno riportato l'area in condizioni di sicurezza, mentre i delicati e minuziosi restauri dell'apparato decorativo hanno riacceso i colore ormai stinti e compromessi dalle intemperie dei disegni sulle pareti. Un intervento che ha potuto salvare gli affreschi anche grazie ad un sistema di copertura allestito nell'Ottocento e che ha consentito di preservare il ciclo decorativo, almeno nel giardino, dove queste protezioni sono state erette.

L'intero intervento che ha interessato diverse parti della struttura è stato realizzato in tre fasi, dividendo la struttura in settori. I lavori sono stati finanziati dalla Fondazione Città Italia. Come molte strutture simili sfortunatamente non pervenute fino ai nostri giorni la casa della fontana piccola era una delle abitazioni dei notabili della città e si presentava con la tipica pianta delle dimore di quel genere con ingresso, vestibolo, atrio e tablinio. Sull'atrio si aprivano quasi tutte le stanze, tanto che la pianta era definita appunto "ad atrio". Secondo la ricostruzione di storici e archeologi nella casa avrebbe abitato un  mercante di frutta. Helvius Vestalis è il nome che compare sull'iscrizione posta sulla facciata dell'abitazione, "pomarius" si legge.

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