Pompei, riapre al pubblico la Villa dei Misteri
Dopo un anno di minuziosi restauri alle sontuose decorazioni delle pareti, riapre finalmente al pubblico sabato 21 marzo a Pompei la Villa dei Misteri. Il Ministro per i Beni Culturali Dario Franceschini e il sovrintendente Osanna hanno inaugurato oggi il sito. L'intervento, uno dei più complessi cui la villa sia mai stata sottoposta, iniziato dodici mesi fa è stato reso necessario dall'azione distruttiva delle muffe che avevano danneggiato gran parte dei decori in stucco. In pessimo stato era anche il mosaico del pavimento, anche quello oggetto di intervento da parte dei tecnici ella Soprintendenza guidati da Giancarlo Napoli e coordinati da Stefano Vanacore, responsabile del Laboratorio di restauro presso la Soprintendenza di Pompei. I lavori si sono svolti con la supervisione di Grete Stefani, archeologa e direttrice degli scavi Pompei. Costruita nel II secolo a.C. e riportata alla luce a partire dal 1909, la Villa dei Misteri, è uno dei siti più attrattivi degli Scavi, grazie anche alla collezione di affreschi del triclinio raffiguranti riti misterici.
Franceschini: "Dopo il restauro Pompei verso la rinascita"
Così sul risultato raggiunto per il sito archeologico di Pompei, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini: “In occasione della restituzione ai visitatori italiani e stranieri della Villa dei Misteri posso dichiarare con soddisfazione e orgoglio che ci sono miglioramenti molto importanti nello stato di conservazione dell’intero sito archeologico di Pompei e nella sua gestione. Nell’ultimo anno, grazie al forte impegno della Soprintendenza e della Direzione del Grande Progetto, l'Italia ha compiuto sforzi considerevoli. Come recentemente riconosciuto dall'Unesco, i risultati sono “tangibili e significativi” dal momento che sono state eseguite sostanziali opere di restauro, principalmente nel contesto del Grande Progetto Pompei, ma anche nell’ambito del programma di manutenzione ordinaria. Tutto questo è stato possibile grazie a un lavoro intenso, scrupoloso e metodico. Ci aspettiamo ancora grandi frutti dall’opera appassionata e capace di chi è quotidianamente al lavoro sul pieno recupero degli scavi, ma il bilancio di quest’anno è positivo: c’è stato un vero e proprio cambio di passo e questo ci fa guardare con ottimismo alla rinascita di Pompei.”