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Pompei, scavi chiusi a Natale. Dietrofront dei turisti

Pompei, Ercolano e Stabia “in vacanza” a Natale e Capodanno. Il Ministero dei Beni Culturali ha negato l’apertura dei siti archeologici durante le feste per la mancanza de fondi necessari a pagare gli stipendi festivi. La decisione ha generato il malcontento degli albergatori locali, trovatisi davanti a decine di richieste di risarcimento per pacchetti già pagati.
A cura di Angela Marino
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Pompei, Ercolano e Stabia chiusi al pubblico il giorno 25 dicembre. Dopo circa 30 anni la Soprintendenza dei comuni vesuviani annuncia lo stop per le festività natalizie. Il motivo? Mancano i fondi per pagare lo straordinario festivo al personale. Una decisione che suona tristemente ironica dopo l'istituzione di un'assemblea permanente da parte del ministro Dario Franceschini per chiedere e ottenere ai sindacati Cgil, Cisl e Uil la sospensione delle agitazioni che hanno lasciato fuori dal sito archeologico decine di visitatori. Mai più turisti lasciati fuori quindi, salvo che a Natale, perché è stato proprio il dicastero a stabilire la chiusura dei sito archeologico nei giorni di festa per un deficit di budget. Una disposizione che avrà serie ripercussioni sui profitti degli albergatori locali che andranno incontro a richieste di risarcimento per gli anticipi già versati.

Unico jolly offerto ai turisti in vacanza nell'area vesuviana è la riapertura straordinaria, dal 24 dicembre al 6 gennaio, della Sala dei Misteri dell'omonima villa degli gli Scavi di Pompei. Il sito riapre dopo la chiusura per l'intervento di restauro sulla storica collezione di dipinti. Il 7 gennaio i lavori riprenderanno e la sala verrà nuovamente chiusa fino al 20 febbraio, termine entro il quale si concluderanno definitivamente i lavori.
 

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