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Porta droga e cellulari nascosti nelle scarpe nel carcere di Poggioreale: arrestato

Il familiare di un detenuto del carcere di Poggioreale, a Napoli, è stato arrestato: ha cercato di introdurre in galera droga e telefoni cellulari. Durante i colloqui, gli agenti della Penitenziaria gli hanno trovato addosso, occultati nelle scarpe, i cellulari e la sostanza stupefacente. Per l’uomo sono scattate le manette.
A cura di Valerio Papadia
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[Foto di repertorio]
[Foto di repertorio]

Ha cercato di introdurre droga e telefoni cellulari all'interno del carcere di Poggioreale, a Napoli: per questo, il familiare di un detenuto è stato arrestato. Durante i controlli a cui vengono sottoposti i familiari dei detenuti prima dei colloqui, gli agenti della Polizia Penitenziaria in servizio nella casa circondariale partenopea, si sono accorti che l'uomo stava cercando di introdurre illegalmente materiale all'interno del carcere: sottoposto a perquisizione, l'uomo è stato trovato in possesso di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti che aveva tentato di occultare, sperando di eludere così i controlli, all'interno delle suole delle scarpe da ginnastica che indossava.

Nella fattispecie, all'interno delle scarpe gli agenti della Penitenziaria hanno rinvenuto 4 microtelefoni cellulari, uno smartphone, 5 sim card, 4 cavetti usb e 30 grammi di hashish. Per l'uomo sono scattate le manette: come disposto dall'Autorità Giudiziaria competente, l'uomo sarà processato per direttissima. Uno stratagemma, quello di occultare droga e telefoni all'interno delle suole delle scarpe, utilizzato spesso per introdurre materiale in carcere. All'inizio del mese di maggio, nel carcere napoletano di Secondigliano, gli agenti della Polizia Penitenziaria intercettarono un pacco destinato a uno dei detenuti che conteneva proprio un paio di scarpe. Occultati tra le suole, in quel caso, gli agenti trovarono e sequestrarono 100 grammi di hashish e 2 micro cellulari, grandi poco più di un comune accendino e per questo facilmente occultabili. Purtroppo, casi come questi sono molto frequenti all'interno delle carceri.

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