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Portici, il consigliere comunale esce dall’aula quando si intona la Marsigliese

Accade a Portici, in provincia di Napoli. Per Mauro Mazzone, consigliere eletto in una civica di sinistra non era il caso “di far suonare l’inno di un Paese in guerra”.
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In consiglio comunale risuona la Marsigliese, in onore delle vittime degli attentati terroristici di Parigi, ma un consigliere di una lista civica di sinistra si alza e lascia l’aula esprimendo la propria contrarietà al fatto che l’aula si riempisse delle note dell’inno nazionale francese. Accade a Portici, popolosa città dell’hinterland napoletano. “Siccome il consiglio comunale l’anno scorso ha votato un ordine del giorno sulla pace ed abbiamo esposto la bandiera arcobaleno, mi sembrava stridente il fatto di far suonare l’inno di un Paese in guerra” afferma Mauro Mazzone, protagonista della clamorosa decisione, riferendosi ai bombardamenti decisi dal presidente Hollande contro le roccaforti del Daesh.

“Mi sento vicinissimo alla generazione Bataclan – spiega ancora Mazzone, eletto nel 2013 negli scranni della maggioranza con la lista civica Go! Giovani Organizzati dopo essere stato candidato alla Camera dei Deputati nella lista della Federazione delle Sinistre – ed il mio non voleva essere uno sgarbo verso un Paese che amo, ma credo che ogni sforzo vada rivolto alla costruzione di pace e armonia tra i popoli.” Mazzone ci tiene a “non passare per un terrorista”, anzi, esprime “massima solidarietà al popolo francese e a tutte le vittime” aggiungendo che “ha fatto bene il Presidente del Consiglio ad omaggiare la Francia come vittima del terrorismo.” Tuttavia, per Mazzone “dobbiamo, innanzitutto, promuovere messaggi di pace e la nostra Carta Costituzionale che ci dice che l'Italia ripudia la guerra.”

Il movimento porticese Go! Giovani Organizzati era stato al centro di polemiche un anno fa, quando l’assessore di riferimento del gruppo aveva organizzato la mostra fotografica dal titolo “Gaza tra assedio e speranza”, la cui organizzatrice, Rosa Schiano, era un’ attivista dell’International Solidarity Movement, un gruppo fondato nel 2001 per sostenere la causa palestinese nel conflitto israelo-palestinese. Proprio nei giorni immediatamente precedenti l’evento, la Schiano aveva postato su Facebook, la foto dei due attentatori che aveva causato diverse vittime a Gerusalemme con la didascalia “gloria ai martiri, la vittoria sarà inevitabilmente nostra”. La scelta aveva causato la veemente protesta della comunità ebraica napoletana.

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