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Premio Napoli 2019, i libri finalisti: Ottieri, Pomella e Cavalli per la narrativa

Scelte le terne finalista del Premio Napoli 2019. Annunciate a Palazzo Reale di Napoli, le opere finalista del prestigioso premio letterario. Nella saggistica Isotta, Nigro e Piretto. Per la poesia, Cagnone, Nappo e Scarpa. Per la sezione narrativa, oltre ai romanzi di Pomella e Cavalli, scelto “Il vesuvio universale” di Maria Pace Ottieri.
A cura di Redazione Cultura
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Palazzo Reale di Napoli, dal lato di Piazza del Plebiscito.
Palazzo Reale di Napoli, dal lato di Piazza del Plebiscito.

Sono state annunciate oggi a Napoli le terne dei libri finalisti alla 65esima edizione del Premio Napoli, edizione 2019. Nella sede di Palazzo Reale, a piazza del Plebiscito, sono stati annunciati alla presenza del presidente della Fondazione Premio Napoli, Domenico Ciruzzi, i libri finalisti che concorreranno alla vittoria finale, rispettivamente per le tre categorie, "narrativa", "poesia" e "saggistica". Per la sezione narrativa, la giuria ha scelto "Carnaio" di Giulio Cavalli, Fandango Libri, "Il Vesuvio universale" di Maria Pace Ottieri, Einaudi Editore, "L'uomo che trema" di Andrea Pomella, Einaudi editore. In particolare, per questa sezione, assume grande rilevanza la scelta di un romanzo/reportage come l'opera di Maria Pace Ottieri, in linea con i canoni dei premi letterari più prestigiosi a livello internazionale, che mischia fiction a non fiction.

Per la sezione poesia, invece, sempre i giurati del Premio Napoli 2019 hanno eletto finalisti: "Le cose innegabili" di Nanni Cagnone, Avagliano Editore, "I passeri di fango" di Francesco Nappo, Quodlibet, "Le nuvole e i soldi" di Tiziano Scarpa, Einaudi editore. Infine, per la saggistica, sono stati scelti "La dotta lira" di Paolo Isotta, Marsilio, "La funesta docilità" di Salvatore Silvano Nigro, Sellerio, "Quando c'era l'URSS" di Gian Piero Piretto, Raffaello Cortina Editore.

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