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Prendeva ordinazioni di cocaina al telefono: la frase in codice era “Prendiamoci un caffè”

“Prendiamoci un caffè”, ma in realtà erano ordinazioni via cellulare di cocaina. Arrestato lo spacciatore durante un ennesimo “scambio”: si tratta di un 45enne di Boscoreale già noto alle forze dell’ordine. Portato ai domiciliari, è in attesa del processo per direttissima. Il cliente è stato invece identificato e segnalato alla Prefettura di Napoli.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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[Immagine di repertorio]
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"Prendiamoci un caffè": ma in realtà era una frase in codice per ordinare cocaina e concordare luogo e orario per lo scambio. Ma l'uomo, sorpreso dai carabinieri, è stato arrestato e portato ai domiciliari in attesa del rito per direttissima. Si tratta di F.P., un 45enne di Boscoreale già noto alle forze dell'ordine e che aveva inventato un modo davvero ingegnoso per spacciare droga nella zona del comune vesuviano.

I carabinieri della locale stazione avevano notato i suoi "strani" spostamenti, seguendolo finché non lo hanno beccato a cedere droga ad un uomo su via Giovanni Della Rocca, in pieno centro e a due passi dalla stazione ferroviaria di Boscoreale, nel Napoletano. I due, dopo essersi scambiati un cenno reciprocamente, si sono scambiati un piccolo involucro, che conteneva un grammo di cocaina, ed una banconota da venti euro. I carabinieri a quel punto sono intervenuti bloccando sia il venditore sia l'acquirente: lo spacciatore aveva con sé, oltre ai venti euro appena incassati, altri cinquanta euro in banconote di piccolo taglio e ritenuti il provente delle sua attività di spaccio. Successivamente, durante la perquisizione della sua abitazione, sono stati ritrovati altri 280 euro di "dubbia" provenienza.

Stando alle ricostruzioni dei carabinieri, l'uomo prendeva le ordinazioni di cocaina direttamente sul suo cellulare, tramite una frase in codice che era "prendiamoci un caffè". A quel punto, scattava l'organizzazione per l'incontro, nel quale avveniva lo scambio di droga e denaro. Mentre lo spacciatore, dopo le formalità di rito, è stato portato ai domiciliari in attesa del processo per direttissimo, il cliente è stato invece identificato e segnalato alla prefettura di Napoli come assuntore di sostanze stupefacenti.

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