Presi i ‘maghi’ della contraffazione: riuscivano a stampare 100mila euro falsi ogni notte
Ogni notte riusciva a stampare oltre 100mila euro falsi. Era ritenuto un vero e proprio ‘artista' della contraffazione Enrico De Martino, 58 anni, capo di una banda di falsari sgominata grazie al lavoro delle procure di Santa Maria Capua Vetere e di quella francese di Nancy, che hanno disposto misure cautelari per 22 persone. Al centro dell'inchiesta c'è proprio la famiglia De Martino di San Giorgio a Cremano, Napoli, storicamente coinvolta nella produzione di banconote false. Nove persone sono state fermate in Francia, a Marsiglia, altre otto nel Napoletano. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, nella stamperia di De Martino si stampavano fino a 100mila euro falsi ogni notte con l'aiuto di tecnologie all'avanguardia, come stampanti digitali e vernici che costano anche 10mila euro al chilo. Secondo la Banca Centrale Europea si trattava di banconote di ottima fattura. Arrestati anche i figli di De Martino, mentre Raffaele F. era colui che acquistava gli euro falsi e li distribuiva agli intermediari.
"L'indagine ha il pregio di aver portato alla luce i canali di distribuzione degli Euro", ha spiegato il funzionario di Interpol Pietro Marraffa, mentre Sabatino di Europol ha spiegato che "questo fenomeno è molto attenzionato in Europa. Nel 2017 abbiamo sequestrato 11 stamperie clandestine e 46 milioni di Eurofalsi, non solo in Italia, anche in paesi come Bulgaria e Polonia". "Napoli e il suo hinterland – ha spiegato il procuratore di S. Maria Capua Vetere Maria Antonietta Troncone – si confermano come i territori a livello europeo in cui avviene la massima produzione di euro contraffatti". La produzione delle banconote false, infatti, avveniva soprattutto in laboratori di San Giorgio a Cremano.