Preso l’ultimo della banda dell’Audi grigia: era scappato in Macedonia
Lo hanno bloccato dopo due anni di latitanza, mentre stava cercando di superare la dogana. Ha mostrato agli agenti dei documenti col nuovo nome, ha sostenuto di chiamarsi Jetmir Korra, ma lo hanno riconosciuto: in manette, al posto di frontiera Blato, nella Macedonia del Nord, Jetmir Vezi, ultimo ricercato della banda della Audi grigia, quella che per mesi aveva terrorizzato numerosi centri e piccole città di mezza Italia e che era stata bloccata con uno scontro a fuoco nel marzo 2018. Tre dei rapinatori erano stati arrestati, ma Vezi era riuscito a dileguarsi ed era in fuga da due anni; durante la latitanza aveva persino cambiato nome. Lo hanno cercato fino al 17 febbraio, quando è stato finalmente catturato anche lui. È stato rinchiuso in carcere e sono in atto le procedure per l'estrazione in Italia.
Il latitante, 38 anni, è stato individuato grazie alla cooperazione internazionale con i Paesi interessati, in particolare dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, nell'ambito del progetto "Wanted 3" per la ricerca di latitanti, e dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia; è destinatario della stessa ordinanza cautelare emessa per gli altri componenti della banda già arrestati, con le accuse a vario titolo di tentato omicidio, porto abusivo di arma comune da sparo con munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale, possesso di oggetti atti ad offendere e arnesi da scasso, lesioni personali, ricettazione di un'automobile, di un'arma e di un grosso carico di sigarette rubate.
Lo scontro a fuoco con la banda dell'Audi grigia
La banda fu fermata il 21 marzo 2018, a Villa Literno, in provincia di Caserta. I criminali avevano già messo a segno una serie di furti e rapine in numerose cittadine del centro Italia. Tutti colpi commessi con modalità simili e, soprattutto, usando la stessa automobile: una potente Audi A8 grigia, grazie alla quale erano praticamente imprendibili. I poliziotti riuscirono a individuare il loro covo e durante un appostamento videro arrivare l'Audi con a bordo quattro persone.
I rapinatori finsero di arrendersi, ma risalirono velocemente nell'automobile e tentarono di investire gli agenti in retromarcia, sfondando il cancello dell'edificio per guadagnare la fuga; i poliziotti spararono, mirando al motore e alle ruote, e riuscirono a fermare la corsa della vettura. I criminali non si arresero nemmeno allora: scesero dall'automobile e provarono a scappare a piedi. Tre di loro furono bloccati: Roland Cami, classe '91, Qerim Cami, classe '83, ed Eduard Vesi, classe '79, tutti albanesi, gli ultimi due con precedenti penali per reati specifici. L'ultimo componente del gruppo riuscì a dileguarsi.
