Primarie Pd e video di Fanpage.it, Borriello: “Sgomberato il campo da ogni sospetto”
"Non luogo a procedere e nessun provvedimento a mio carico. Una pronuncia che restituisce verità e, per quanto mi riguarda, libera dalle ombre di una strumentale, ingiustificata e velenosa campagna diffamatoria. Archiviato il caso e ristabilita la verità dei fatti, riprendo con immutato orgoglio e passione civile la divisa del soldato Borriello, al servizio, come sempre, della città e del partito". Questo il commento, riportato dal Messaggero, del consigliere comunale del Pd, Antonio Borriello, dopo aver appreso la notizia dell'archiviazione dell'inchiesta nei suoi confronti da parte della commissione di garanzia del Partito. Ieri è arrivato il verdetto in merito a quanto ripreso dalle telecamere di Fanpage.it fuori i seggi delle primarie dello scorso 6 marzo.
Nessun provvedimento, quindi, a carico di Borriello, che spiega: "Ora, sgombrato il campo da una qualsivoglia insinuazione e/o sospetto, è il momento, con maggiore serenità, di guardare avanti per vincere e amministrare Napoli a schiena dritta e con competenza, ma sempre con la testa ed il cuore rivolti ai cittadini e ai territori. Noi ci siamo, con la generosità di sempre, pronti a fare la nostra parte con umiltà e senza rancore. Ci attende un impegnativo confronto elettorale che richiede la coesione di tutto il partito e la messa in campo di tutta la sua forza e di tutta la sua capacità politico-programmatica per dare alla città, dopo la negativa esperienza dell'amministrazione de Magistris, le risposte che attende e uscire dalla condizione di paralisi e disperazione d'oggi, offrendo una vera e radicale prospettiva di cambiamento.
Le telecamere dei videoreporter di Fanpage.it hanno ripreso, al seggio della Sala Rusticone, a San Giovanni a Teduccio (il numero 45), il consigliere comunale Antonio Borriello mentre pagava a una donna l'euro per votare. "Faceva freddo, quelle persone erano venute a votare, ma non avevano l'euro, e allora gliel'ho dato io. E non so neanche chi abbiano votato", si era difeso allora il consigliere del Pd.
