Primarie Pd Napoli, il testo integrale dei 6 ricorsi di Antonio Bassolino
Antonio Bassolino in un lungo testo indirizzato a Giovanni Iacone, presidente della commissione primarie e ai componenti del comitato organizzatore per le primarie 2016 di coalizione per la scelta del candidato a sindaco della città di Napoli, ha proposto 6 ricorsi, firmati da Vincenzo Serio, rappresentante del candidato alla primarie di coalizione. Ecco il testo integrale che sostanzialmente propone l'annullamento del voto in 5 seggi, anche quelli in cui ha vinto, scorporandoli dal risultato finale. Se la richiesta dovesse essere accolta in pieno, l'ex sindaco vincerebbe la competizione.
Primarie Pd, il ricorso di Antonio Bassolino (testo integrale)
Ricorre avverso i risultati degli scrutini delle primarie del centrosinistra tenutesi il 6 marzo 2016 per la scelta del candidato Sindaco di Napoli ai sensi dell’art. 9 del ‘Regolamento per le primarie di coalizione per la scelta del candidato a sindaco della città di Napoli’.
Il reportage video diffuso ieri, 7 marzo 2016 (ore 16.59), dalla testata giornalistica on line Fanpage.it dal titolo ‘Primarie Pd Napoli, consiglieri danno soldi per votare Valeria Valente’ e ripreso da tutti gli organi di informazione locali e nazionali, ha chiaramente documentato e messo in evidenza come nel corso delle primarie per la scelta del candidato a Sindaco di Napoli del centrosinistra, tenutesi domenica 6 marzo 2016, siano avvenuti, in diversi seggi (n. 45,46,58,61,62), pesanti e indebiti condizionamenti per influenzare l’esito del risultato, accompagnati sistematicamente da atti di compravendita del voto. A rendere più inquietante il quadro, si aggiunge il fatto che nei seggi (n.45-46) del quartiere di San Giovanni a Teduccio, tali documentate iniziative di influenza/compravendita del voto sono state assunte in prima persona da parte di esponenti del Partito Democratico che ricoprono cariche istituzionali ed apertamente schierati nelle primarie con la candidata Valeria Valente. Pur non essendo in presenza di elezioni vere e quindi normate dalle leggi dello Stato, ma di primarie di partito, fare campagna elettorale fuori e in prossimità dei seggi e offrire soldi in cambio del voto è a prescindere un comportamento moralmente censurabile, in contrasto con lo spirito della competizione stessa delle primarie che prevedono una partecipazione al voto libera e democratica da parte dei cittadini.
Sulla scorta di un’attenta visione del suddetto reportage, si formulano n.6 ricorsi, ognuno riguardante i citati seggi allestiti nel corso delle primarie a Napoli di domenica 6 marzo 2016.
Ricorso n.1
Seggio n.45, San Giovanni, via Tripaldi, Sala II, il Rusticone. Nel corso delle operazioni di voto viene ripreso dal video di Fanpage il consigliere Comunale Antonio Borriello davanti al seggio mentre distribuisce denaro ai cittadini che si recano al voto e con gli stessi si intrattiene a parlare. Come riportato da più organi di informazione e in diverse occasioni da dichiarazioni del diretto interessato, il consigliere Borriello ha sostenuto apertamente Valeria Valente. Ad evidenziare il fatto che intorno al seggio 45 c’è stato un tentativo di turbarne il voto, c’è anche un altro video-reportage pubblicato nelle prime ore della mattinata del 6 marzo dall’agenzia OmniNapoli dal titolo ‘Primarie, tensione a San Giovanni a Teduccio’. Viene ripreso il presidente del seggio, il senatore Enzo Cuomo, mentre è costretto ad allontanare da dentro il seggio persone non autorizzate (né scrutatori, né rappresentanti dei singoli candidati) che cercano di intercettare tutti quelli che si recano a votare: fare pressione, controllare uno ad uno i votanti, rendere confuse le operazioni di voto è quello che traspare dal video e genera la giusta e decisa reazione del senatore-presidente di seggio. Lo stesso senatore Cuomo in una intervista al Corriere del Mezzogiorno del 7 marzo parla di “Mercato dei voti indecente. In quei video si vedono anche reati”, riferendosi al video di Fanpage e al clima della giornata davanti al seggio. È quindi del tutto evidente che le operazioni di voto al seggio 45 non si sono svolte in un clima sereno e da partecipazione libera e democratica. Pertanto si chiede l’annullamento del voto del seggio 45, scorporandolo dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale delle primarie.
Ricorso n.2
Seggio n.46, quartiere San Giovanni, sala via Villa San Giovanni 129. Il reportage di Fanpage.it documenta in modalità video, audio e con sottotitoli ai dialoghi, come nel corso delle operazioni di voto, Gennaro Cierro, capogruppo Pd alla VIII Municipalità, intercetti due persone davanti al seggio nel mentre si recano a votare e dia loro dieci euro in cambio del voto. Cierro in queste primarie è stato sostenitore della Valente come dichiara egli stesso in una foto postata su facebook dove è ritratto insieme alla stessa candidata Valeria Valente e dove invita al voto scrivendo: ‘A tutti i miei amici il 6 marzo vota alle primarie PD Valeria Valente’. Lo stesso Cierro, nel corso delle primarie a Napoli del 2011 per la scelta del candidato sindaco di Napoli poi annullate per presunti brogli, è oggetto di un ricorso perché pur essendo all’epoca consigliere di circoscrizione di un partito di centrodestra era attivamente impegnato nelle primarie del centrosinistra.
È quindi del tutto evidente che le operazioni di voto al seggio 46 non si sono svolte in un clima sereno e da partecipazione libera e democratica. Pertanto si chiede l’annullamento del voto del seggio 46, scorporandolo dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale.
Ricorso n.3
Seggio n.58, via Vittorio Veneto 303. Nello spazio antistante al seggio si vede chiaramente, attraverso il video-reportage di Fanpage.it, una persona, con giubbotto blu e cellulare in mano, distribuire denaro a cittadini che si stanno recando a votare. Nel frattempo un’altra persona con un cappello scuro parla con gli stessi dopo che questi hanno ricevuto il denaro. È chiaro e netto l’indebito presidio davanti al seggio di soggetti organizzati per turbare l’esito del voto. È quindi del tutto evidente che le operazioni di voto al seggio 58 non si sono svolte in un clima sereno e da partecipazione libera e democratica. Pertanto si chiede l’annullamento del voto del seggio 58, scorporandolo dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale.
Ricorso n.4
Seggio 61, Scampia, Associazione Facoltà di parola, via Monterosa 54. Attraverso il video-reportage di Fanpage.it (http://youmedia.fanpage.it/video/al/Vt2kquSwhoJZI5LA) si nota uno scambio di banconote in denaro tra due ragazzi con giubbotto e cappello nello spazio antistante al seggio. I due ragazzi sono stati identificati essere due fratelli e al quotidiano Il Mattino (pag. 2, edizione 8 marzo 2016 titolo: “Pagati per votare alle primarie”) uno dei due ha dichiarato: “Nel video mi si vede mentre do un foglietto a una persona in cambio di soldi. È mio fratello Gennaro. Gli stavo consegnando la bolletta della scommessa che avevamo giocato e lui mi da la propria quota. Tutto qui”. Si tratta, comunque, di un comportamento poco chiaro e quindi censurabile. Pertanto si chiede l’annullamento del voto del seggio 61, scorporandolo dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale.
Ricorso n. 5
Seggio 62, Scampia, Associazione, Lotto T. Nel video-reportage di Fanpage.it si vede chiaramente come più persone presidino in maniera organizzata lo spazio antistante al seggio ed intercettino chiunque stia per entrare ed uscire dal seggio. In queste situazioni, nel reportage di Fanpage, è riportato chiaramente in modalità video/audio e con trascrizione sottostante delle parole, come queste persone invitino a votare per la candidata Valeria Valente, chiedano esplicitamente di non votare per Antonio Bassolino ed offrano denaro all’entrata e all’uscita dal seggio a ricompensa del voto dato. La modalità di indicare per chi non votare (nella fattispecie del video ‘non votate per Bassolino’) è due volte moralmente censurabile perché rappresenta un chiaro comportamento intimidatorio. Non solo: si evince dal video come le stesse persone che presidiano il seggio e che dicono per chi votare e per chi non votare, fermano e chiedono di votare anche a cittadini passanti da lì per caso e che nulla sanno delle primarie. Si tratta di una chiara ed inequivocabile operazione di indebito controllo e condizionamento di tutto l’ambiente che circonda quel seggio.
È quindi del tutto evidente che le operazioni di voto al seggio 58 non si sono svolte in un clima sereno e da partecipazione libera e democratica. Pertanto si chiede l’annullamento del voto del seggio 62, scorporandolo dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale.
Si chiede inoltre di segnalare alla magistratura inquirente e alle forze dell’ordine questo passaggio specifico del reportage di Fanpage per identificare tutti i soggetti presenti nel video vista l’alta concentrazione e il pesante condizionamento della camorra e della criminalità organizzata in quel territorio.
Ricorso n.6
Seggi 45,46,58,61,62 delle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato Sindaco di Napoli tenutesi a Napoli il 6 marzo 2016. In relazione al video-reportage pubblicato da Fanpage.it in data 7 marzo 2016 dal titolo ‘Primarie Pd Napoli, consiglieri danno soldi per votare Valeria Valente’ appaiono chiari ed evidenti episodi in formato audio-video-trascrizione sottotitoli di condizionamento e compravendita del voto. Nel caso dei seggi 45-46 questi episodi vedono protagonisti in prima persona figure del Pd che ricoprono incarichi istituzionali. Mentre nel caso del seggio 62 emergono chiaramente dal video di Fanpage modalità di controllo dell’ambiente antistante al seggio tipiche delle organizzazioni criminali, in una zona (Scampia), dove notoriamente è elevata la presenza camorristica e forte il controllo del territorio da parte dei clan. È quindi del tutto evidente dal video-reportage di Fanpage che le operazioni di voto ai seggi 45,46,58,61,62 non si sono svolte in un clima sereno e da partecipazione libera e democratica. Pertanto si chiede l’annullamento del voto di detti seggi, scorporandoli dal computo complessivo dei voti per la determinazione del risultato finale.