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Primo Maggio a Napoli: tensioni al corteo di Bagnoli per le aste delle bandiere

Battinecco alla partenza del corteo dei centri sociali: la polizia schierata ferma la manifestazione regolarmente autorizzata dalla Questura. Motivo: le bandiere con le aste di legno.
A cura di Antonio Musella
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Momenti di tensione alla partenza alla manifestazione del Primo Maggio a Napoli nel quartiere di Bagnoli. Nei giorni scorsi una lunga polemica aveva contrapposto i centri sociali con l'Ugl, sindacato tradizionalmente vicino al centro destra, che aveva scelto il quartiere della periferia flegrea per la propria manifestazione nel giorno della festa dei lavoratori. I collettivi della zona insieme ai centri sociali napoletani avevano indetto una contromanifestazione con lo stesso percorso di quello dell'Ugl. Nella giornata di ieri il clima era stato stemperato da una riunione presso la Questura di Napoli in cui si era stabilito un piano della giornata: il comizio dell'Ugl si sarebbe tenuto nel piazzale antistante la piscina "Scandone" ed il corteo dei centri sociali su Via Diocleziano fino a Piazza Bagnoli. Insomma le due parti erano tenute a debita distanza. Sembrava tutto risolto e le tensioni della vigilia disinnescate.

Invece intorno alle 10.30 di stamattina, mentre gli attivisti dei centri sociali, circa 500, si preparavano a partire in corteo, la tensione è salita nuovamente alle stelle. Ad innescare la miccia è stato un funzionario di polizia che ha bloccato la partenza del corteo perché tra le bandiere dei manifestanti alcune, secondo il funzionario, erano sostenute da aste in legno e non in plastica. Prima un confronto accesso con i manifestanti, poi l'ordine di schierare i reparti antisommossa davanti ai manifestanti per impedire la partenza del corteo fino a quando non fossero state "tolte le aste di legno". Per i manifestanti le aste di legno  servivano per sostenere le bandiere ed hanno ricordato ai poliziotti presenti in piazza che il corteo era stato regolarmente autorizzato dalla Questura di Napoli.

Un clima di alta tensione, probabilmente evitabile, che ha rischiato di far degenerare la manifestazione del 1° maggio prima ancora della sua partenza. Alla fine i manifestanti hanno deciso di partire in corteo sfilando su Via Diocleziano. Dopo qualche momento di tensione la polizia è indietreggiata lasciando la strada libera alla manifestazione. Nessun incidente si è registrato durante il percorso che ha attraversato il quartiere di Bagnoli. I manifestanti hanno esposto striscioni e gridato slogan per il reddito di cittadinanza e contro il Jobs Act, ribadendo inoltre l'opposizione alla nomina di un commissario straordinario per la bonifica dell'area ex Italsider di Bagnoli, previsto dalla legge Sblocca Italia varata dal governo Renzi. Nessun contatto tra i centri sociali e la manifestazione dell'Ugl che si è regolarmente tenuta poco distante.

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